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sabato 25 febbraio 2023

I due figli

Per capire le parabole che seguiranno dobbiamo inquadrare bene il passo.

Prima domanda: quali sono le circostanze nelle quali Gesù si trovava e quale era l'insegnamento che voleva dare?


Dubbio sull'autorità di Gesù.

“Quando giunse nel tempio, i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si accostarono a lui, mentre egli insegnava, e gli dissero: Con quale autorità fai tu queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?. Gesù rispose loro: Anch'io vi farò una domanda; se voi mi rispondete, vi dirò anch'io con quale autorità faccio queste cose”  Matteo21:v.23-24. 

Le tre parabole che seguono tratteranno proprio questo tema l'autorità del Signore.

Erano principalmente dirette ai capi religiosi che si definivano così ma solo in apparenza nella realtà non avevano nessuna voglia di sottoporsi all'autorità di Dio


Parabola dei due figli.

“Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si avvicinò al primo e gli disse: Figliolo, va' a lavorare nella vigna oggi. Ed egli rispose: Vado, signore; ma non vi andò. Il padre si avvicinò al secondo e gli disse la stessa cosa. Egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, vi andò. Quale dei due fece la volontà del padre? Essi gli dissero: L'ultimo. E Gesù a loro: Io vi dico in verità: I pubblicani e le prostitute entrano prima di voi nel regno di Dio. Poiché Giovanni è venuto a voi per la via della giustizia, e voi non gli avete creduto; ma i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto; e voi, che avete visto questo, non vi siete pentiti neppure dopo per credere a lui” v.29-32.

La storia è chiara e semplice e il suo concetto è ovvio.

Quello che conta non è quello che sembriamo o promettiamo verbalmente ma è la realtà del nostro cuore in altre parole il nostro rendimento.

I capi sacerdoti davano molta importanza all'involucro, l'esteriore.

Gli piaceva vestire lunghe vesti sulle quali scrivevano versetti del Pentateuco, e trovavano piacere a stare in piedi agli angoli delle piazze con il volto sfigurato per farsi vedere che digiunavano ma tutto questo non era che “l'involucro” esterno ma nel loro cuore Dio non c'era.

I pubblicani e le prostitute (che come è scritto hanno creduto) quindi non avevano niente di esteriore da mostrare ma potevano mostrare l'interiore. Il loro cuore era per Dio.


Avete mai messo in discussione l'autorità di Dio?

E le sue scelte nei vostri confronti?

Avete mai pregato senza ricevere niente?

Non importa se qualche volta ci siamo trovati un po' in disaccordo con Dio.

Importa se poi ci siamo pentiti (v.29). Dio guarda dentro i nostri cuori e siamo sinceri e ripensiamo al nostro atteggiamento riconoscendo che abbiamo un padre amorevole che ci vuole bene e che quando ci da qualcosa o ce la nega lo fa per il nostro bene.

Riconosciamo quindi la sua autorità e rispettiamola.