La parola del nostro Dio dura per sempre.
Isaia 40:8
Non aggiungere nulla alle Sue parole, perché Egli
non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo.
Proverbi 30:6
Attenzione, pericolo!
La
Bibbia è la Parola di Dio, è la verità (Giovanni 17:17), e noi possiamo credere
senza riserve a quello che vi è scritto.
Il
secondo versetto, invece, ci mette in guardia contro il pericolo di aggiungere qualche cosa alle parole
di Dio. Aggiungendo le nostre
opinioni al testo divino si rischia di fargli dire quello che non dice, e
arrivare a delle conclusioni false o a delle contraddizioni. Si finirebbe per
affermare che il testo biblico non è vero o che si contraddice, ma saremo
invece noi ad essere “trovati bugiardi”!
Dio
ci dice soltanto quello che è utile alla nostra relazione con Lui, quindi non
ci dice tutto. Qualche volta mette alla prova la nostra fede rimanendo in
silenzio su cose che potrebbero soltanto nutrire la nostra curiosità. Il
racconto biblico della creazione ne è un esempio.
La
Bibbia non è un’enciclopedia, ma è un messaggio divino indirizzato alla nostra
coscienza e al nostro cuore. Molti insegnamenti sbagliati vengono da quello
che, forse anche inconsciamente, si è voluto leggere fra le righe, ma che non è
scritto. Il testo biblico è tutto
assolutamente vero, ma noi non sempre ci atteniamo a quello che è scritto.
Quando è stato tentato da Satana, il Signore Gesù ha sempre risposto, citando
le scritture dell’Antico Testamento, “sta
scritto”, e il diavolo ha dovuto inchinarsi davanti alla suprema autorità
delle Scritture.
La Parola di Dio è un
appoggio fermo, un solido riferimento: “Non ho già da tempo scritto per te cose
certe, parole vere, perché tu possa rispondere parole vere a chi ti interroga?”
(Proverbi 22:20-21). Leggiamola dunque con cura, con una fede semplice, e
facciamo attenzione a non aggiungere pensieri personali al testo ispirato a
uomini fedeli dal Dio di verità, per mezzo dello Spirito Santo.