Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza.
Ebrei 10:24-25
Risvègliati, o tu
che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce
Efesini
5:14
Raduniamo
le braci
Il
fuoco del campo è quasi spento, restano soltanto alcune braci sparse che
brillano dolcemente. Sta arrivando la notte, e con essa il freddo e l’umidità
cominciano a farsi sentire; ma i tre amici hanno ancora molte cose da dirsi
prima di rientrare in tenda. La legna per il fuoco è finita; allora i ragazzi
con i loro bastoni radunano tutte le braci sparse qua e là e subito una piccola
fiamma gialla si agita nel vento rischiarando i visi gioiosi.
Così
è stato per la Chiesa. I primi secoli del cristianesimo sono stati come un
potente fuoco che respingeva l’oscurità del paganesimo e delle diverse
religioni inventate dagli uomini. L’influenza cristiana ha brillato come una
vivida luce correggendo i costumi corrotti e diffondendo la speranza. Poco a
poco, però, le fiamme sono andate diminuendo. La forza di una fede vivente si è
affievolita ed è rimasto il peso di una religione stabilita e guidata dalle
tradizioni umane.
E
oggi, a che punto siamo? Il gran fuoco è praticamente ridotto a dei carboni
sparsi? Può essere. Tuttavia, la fede c’è ancora, vivente e splendente, ma
molto meno visibile. Cari amici,
raduniamo i pochi carboni sparsi, non restiamo isolati; nella preghiera e nella
lettura cerchiamo insieme il Signore. La Sua presenza e la fede dei nostri
fratelli e sorelle cristiani faranno si che il nostro amore per Lui torni a
scaldarci. La fede brillerà di nuovo, non come un grande fuoco, certo, ma come
tante piccole lampade. Prima che il Signore ritorni, esse continueranno a
rischiarare un mondo che ha tanto bisogno di luce.