Quand'io considero i Tuoi cieli, opera delle Tue dita, la luna e le stelle che Tu hai disposte, che cos’è l’uomo?
Salmo
8:3-4
Egli (l’Eterno) conta il numero delle stelle,
le chiama tutte per nome.
Salmo 147:4
Le stelle
Durante
la rivoluzione francese furono prese drastiche misure per cancellare tutto
quello che era in rapporto col cristianesimo. Mentre spiegavano ad un anziano
signore che “tutto quello che ricorda Dio doveva scomparire”, egli rispose:
“Bene, suppongo però che almeno lascerete le stelle nel cielo”. Anche ai nostri
giorni esiste in Europa una corrente molto forte di sovvertimento del
cristianesimo. Si vogliono conservare alcuni valori del cristianesimo ma si
rifiuta Colui che ne è l’origine e la sorgente. Ma le stelle nel cielo
resteranno sempre! Al di là di tutti i discorsi umani vi è questa testimonianza
silenziosa all’esistenza di Dio che ci viene data dall’universo stellato.
Forse
vi è capitato di soffermarvi stupiti e meravigliati davanti allo splendore di
un cielo stellato. Davide ha fato questa esperienza e la racconta nel Salmo 8.
“Che cosa è l’uomo che Tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché Tu te ne
prenda cura?” Questi interrogativi, molto attuali, riguardano anche noi. Chi
sono io di fronte a questo immenso universo? Chi sono fra i sette miliardi di
individui che popolano il nostro pianeta?
Di
fronte all’immensità, Davide aveva preso coscienza di un soggetto ancora più
meraviglioso: Dio si ricordava dell’uomo
e si occupava di lui. Aveva realizzato che l’uomo è, in questo immenso
universo, al centro dell’amore di Dio.