“Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana?” 1 Corinzi 3:1-3.
L'uomo naturale non sa che cosa significhi essere carnali. Quando lo Spirito entra nell'uomo, al momento della conversione, allora incomincia la lotta fra la carne e lo Spirito. “Camminate per lo Spirito e non adempirete i desideri della carne” Galati 5:16.
Nei versetti qui sopra citati, l'Apostolo ci presenta le due categorie in cui si suddivide l'umanità.
1) L'uomo naturale, cioè, nello stato nel quale ogni uomo viene al mondo. Egli è “morto nelle sue colpe e nei suoi peccati” (Efesi 2:1). Questo significa che pure essendo vivo fisicamente, è però separato da Dio, morto nei falli e nei peccati e ciò che lo anima non è lo “Spirito di Dio”, ma i suoi sentimenti naturali, le sue passioni e i suoi desideri e tutto ciò che “brama la carne è morte” (Romani 8:6).
2) L'uomo spirituale, colui che è nato di nuovo, non di carne soltanto ma di acqua e di Spirito (Giovanni 3:5).
Siamo sicuramente consapevoli che nella nostra vita è necessario rimanere in buona salute e che in caso di qualche disturbo o malattia siano assolutamente necessarie due cose: una buona diagnosi e una cura appropriata.
E' lo Spirito di Dio che ci svolge i queste funzioni, che ci segnala quando in noi ci sono delle cose dannose per la nostra salute spirituale, bisogna solo accettare che la Sua luce ci illumini.
Sarebbe ben triste se ci comportassimo a riguardo come dei “bambini” che sono restii a prendere la medicina. L'infanzia spirituale è uno stato di passaggio non una situazione permanente.
Certi credenti sembrano però rimasti dei tali, bambini che dipendono costantemente dagli “adulti”, non prendono il cristianesimo sul serio, trovando questa dipendenza una situazione comoda, ma il persistere nell'immaturità porta delle tristi conseguenze: “ci sono tra di voi gelosie e contese”. Dal punto di vista pratico si trovano nel medesimo stato di coloro che non hanno sperimentato la nuova nascita.
La causa dei problemi della chiesa non è solamente influenza e l'opposizione del mondo esterno, ma la carnalità esistente all'interno della chiesa stessa.