Perché il Signore stesso, … scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.
1 Tessalonicesi
4:16-17
E se fosse oggi?
Il
versetto di oggi ci parla della prossima venuta del Signore Gesù per togliere
dalla terra tutti i veri credenti, prima che si scatenino i giudizi di Dio. E’
un’esplicita promessa del Signore: “Tornerò e vi prenderò presso di me”
(Giovanni 14:3). Due motivi rallegrano il cuore del credente che attende questo
momento: non passerà per la morte del corpo, e sarà per sempre col Signore
nella Sua gioia. Pur serbando nel cuore questa verità, ne parliamo talmente
poco che rischiamo di ritenere questa venuta del Signore qualcosa di molto
lontano, quando invece può avvenire da un momento all’altro. Proviamo a chiederci ogni mattina: “E se
fosse oggi?”. Questo pensiero ci porterebbe forse a vivere una vita più
consacrata al Signore e con un maggiore impegno a parlare dell’Evangelo a chi
ancora non crede.
Ma
se, per ogni credente, quest’attesa è un incitamento a vivere per Lui con una
dedizione e un amore più reali, per coloro che non l’hanno accettato come
Salvatore è un severo ammonimento. Ricordiamoci che quando il Signore verrà prenderà solo quelli che sono Suoi. E
degli altri che ne sarà? Dovranno subire i tremendi giudizi che Dio manderà
sulla terra e sarà per loro molto più difficile, in quei tragici momenti,
accettare il Signore. Per questo, i credenti di oggi sono chiamati ad avvertire
gli uomini con gli appelli della Sua Parola che sono come una pressante
supplica: “Vi supplichiamo, nel nome di Cristo, siate riconciliati con Dio” (2
Corinzi 5:20). “Oggi, se udite la Sua voce, non indurite i vostri cuori!”
(Ebrei 4:7). Nell’ultima pagina della Bibbia è ripetuto questo appello: “Chi ha
sete venga: chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita… Io vengo presto”
(Apocalisse 22:17-21).
E se fosse oggi? Saresti
preso o lasciato?