Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore!” Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato.
Luca 18:13-14
Morire senza Dio
Prima
di perdere conoscenza, dopo l’incidente che mi è capitato, ho visto scorrere
davanti ai miei occhi tutta la mia vita. Rivedevo, proprio come in un film,
delle cose oscure e vergognose che mi ero sforzato di dimenticare…e non ho
potuto far altro che gridare: “O Dio, Dio mio, abbi pietà di me povero
peccatore!”.
Quando
negavo Dio con insistenza, era solo per cercare di scacciare gli interrogativi
che la filosofia atea mi faceva tornare in mente in continuazione. Avevo avuto
molto a che fare con dei cristiani ma non volevo diventare come loro perché
vedevo che anche loro commettevano degli errori.
Sotto
lo choc dell’incidente ho sentito in me come un grido, il grido dell’anima che
anela a Dio: “Non posso morire senza Dio!”. Questo avveniva giusto un momento
prima di perdere conoscenza. Nello stesso istante, ho sentito un bisogno
impellente di dare fiducia a Cristo, morto e risuscitato, di credere quello che
i cristiani credono.
La
mia coscienza ardeva dentro di me, ed era talmente forte che tutto in me
esclamava: “Signore, abbi pietà di me!” Nella Sua grazia, Dio ha risparmiato la
mia vita, e ora io sono un credente; appartengo
al Figlio di Dio e desidero obbedirgli. Grazie, Signore, perché la Tua pace
e la Tua salvezza mi sono stati dati, gratuitamente!
Igor