Il mio Dio … mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto nel mantello della giustizia.
Isaia
61:10
Tutti
coloro che credono… sono giustificati gratuitamente per la sua
grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù mediante la fede nel suo
sangue.
Romani
3:23-25
Molto vicini eppure molto
lontani
(Leggere Matteo 22:1-14)
In questa parabola di
Matteo 22, il Signore Gesù parla di un pranzo che un re prepara per le nozze
suo figlio. La festa è pronta, ma… gli invitati rifiutano di partecipare!
Allora il re, dispiaciuto e adirato, manda i suoi servi per le strade ad
invitare tutti coloro trovano; l’invito è per tutti, la cena è gratuita, ma c’è
una condizione, una sola: per essere
ammessi alla festa occorre indossare un “abito di nozze” fornito dal re. Quando
la sala è piena, il re, entrando per vedere gli invitati, nota un uomo che non
ha il vestito richiesto, e gli domanda: “Come sei entrato senza l’abito di
nozze?” L’uomo non ha niente da rispondere; è preso e gettato “nelle tenebre di fuori”.
Allo stesso modo, dal momento che Gesù è stato respinto dal Suo
popolo, l’Evangelo è annunciato a tutti, senza distinzione, Ebrei e non Ebrei.
Dio accoglie, salva e rende giusto, gratuitamente, chiunque crede in Gesù.
Colui che mantiene i
propri abiti e rifiuta quelli forniti dal re rappresenta coloro che si dicono
cristiani senza avere afferrato, per sé stessi, la grazia divina che perdona i
loro peccati. Hanno una buona apparenza e si mescolano ai veri cristiani, senza
accettare di aver bisogno di perdono …
Dio non li può accettare.
Alla Sua santa presenza ci saranno soltanto coloro che sono stati giustificati
dalla Sua grazia. Come nella parabola, tutti compariremo davanti a Dio e coloro
che si credono giusti e hanno rifiutato la grazia di Dio e il perdono dei loro
peccati, saranno gettati fuori. Accettiamo per fede quello “abito” che Lui
stesso ci offre, la salvezza gratuita, prima che sia troppo tardi!