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martedì 7 dicembre 2021

07 dicembre - La potenza della debolezza

Egli fu crocifisso per la sua debolezza; ma vive per la potenza di Dio.

2 Corinzi 13:4

 

Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio.

1 Corinzi 1:24

 

La potenza della debolezza

 

Il Dio onnipotente, creatore dei cieli e della terra, si è avvicinato a noi per mezzo di Gesù Cristo. E Lui che poteva calmare la tempesta, scacciare i demòni o nutrire migliaia di persone con cinque pani e due pesci, si è lasciato condannare ingiustamente e inchiodare su una croce. Coloro che erano venuti nel giardino di Getsemani per arrestarlo, quando disse loro “Sono io”, “indietreggiarono e caddero a terra” (Giovanni 18:6). Gesù non ha combattuto, ma si è offerto volontariamente. Sulla croce gli hanno gridato: “Salva te stesso se tu sei Figlio di Dio, e scendi giù dalla croce… Ha salvato altri e non può salvare se stesso!” (Matteo 27:40, 42). Ma Lui è rimasto sulla croce e senza lamentarsi ha sopportato il disprezzo e le ingiurie in un’apparente debolezza.

Tutto questo è avvenuto perché il trionfo del bene sul male, dell’amore sull’odio, del perdono sull’offesa, richiedevano necessariamente la morte del Salvatore (Luca 24:26). La vittoria sul diavolo doveva passare attraverso quell’abbassamento totale; è così che la vittoria è stata totale e definitiva. Gli uomini “andarono ad assicurare il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia” (Matteo 27:66), ma nonostante tutte le precauzioni prese, tre giorni dopo la tomba fu trovata aperta e Gesù non c’era più. Egli è stato “dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti” (Romani 1:4).

La gloria di Gesù Cristo, nel Suo abbassamento volontario, tocca profondamente i nostri cuori e ci attacca a Lui.