Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Romani 5:10
Una mano tesa
Spesso dobbiamo affrontare dei conflitti
sia in famiglia sia al di fuori. Le cause sono molteplici: può essere la nostra
superficialità o un nostro atteggiamento aggressivo, oppure siamo noi vittime
di violenze o di calunnie. In questi casi il perdono sembra impossibile; il
risentimento produce rabbia e ci logora. Come continuare a vivere una relazione
sapendo che nulla sarà più come prima, che qualcosa di fondamentale è stato
rovinato? Come rimettere in piedi un rapporto distrutto?
Se siete tormentati da questi problemi, noi
vorremmo parlarvi del messaggio di
riconciliazione proposto dall’Evangelo. Esso permette un nuovo inizio, una
nuova prospettiva di vita.
La venuta di Gesù sulla terra è stata la
mano che Dio ha teso verso gli uomini, una mano che ci risolleva e ci riconcilia
con Lui. Dio non è nostro nemico, siamo noi suoi nemici a causa dei nostri
peccati e dei pensieri malvagi a Suo riguardo. Alla base di questa
riconciliazione c’è la morte di Gesù. Egli ha portato il nostro peccato e, da
quando abbiamo creduto in Lui, il nostro atteggiamento verso Dio non è più
quello di prima. Avendo capito quanto Dio ci ha amati (“Egli ci ha amati per
primo” – 1 Giovanni 4:19), anche il nostro atteggiamento verso gli altri deve
necessariamente cambiare. Ora possiamo
perdonare perché siamo stati perdonati, e possiamo tendere la mano della
riconciliazione verso il nostro prossimo perché Dio ci ha riconciliati con Sé.
Noi amiamo perché sappiamo di essere amati da Dio, il nostro Padre.
Questo cammino del perdono e della
riconciliazione, come anche quello della richiesta di essere perdonati, è
tutt’altro che facile ma, se lo vogliamo, Dio può darci la forza necessaria.