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martedì 21 dicembre 2021

L'ancora

“Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse” Ebrei 2:1.

Qual'è il pericolo che corre ogni persona che prova a “galleggiare” spiritualmente?

Andare alla deriva!

Uscire dalla rotta!

Se lasciamo trascorrere del tempo senza consultare la “nostra bussola” ci troveremo dopo poco fuori rotta.

Bisogna che ci applichiamo, altrimenti si corre il pericolo di essere trascinati via dalla parola, dai suoi insegnamenti, da ciò che è verità.

Controlliamo bene le nostre ancore, la nostra imbarcazione galleggia perennemente su di un mare in tempesta dove le correnti di questo mondo sono perennemente in movimento e in contrasto fra loro. 

Bisogna, cioè è assolutamente necessario che ci applichiamo alle cose udite.

Sicuramente avrete visto persone trascinate via dalle correnti, io ne ho conosciute molte, persone che hanno gradualmente “allentato” i loro ormeggi e sono state portate via dalle correnti.

Ci sono di quelli che hanno “fatto naufragio quanto alla fede” 1 Timoteo 1:19, oppure di quelli che avendo perduto il riferimento alla Parola di Dio sono “stati sballottati qua e là da ogni vento di dottrina” Efesini 4:14.

Controllate gli ormeggi e non perdete di vista la vostra ancora.

Bisognerebbe anche chiederci: che ne è della nostra rotta? Il nostro sguardo da che parte è rivolto? Dove ci siamo soffermati? Paolo non fissava lo sguardo sulle cose che si vedono ma su quelle invisibili che sono eterne (2 Cor. 4:18).