Diversi decenni fa, agli albori del 1900, andava di moda e si dava ad intendere che il mondo stesse per entrare in un lungo periodo di pace. Rudolf Diesel aveva appena presentato, a Parigi, in anteprima mondiale, la sua nuova scoperta, un motore per uso industriale che avrebbe rivoluzionato l'era industriale e dei trasporti. Molti idealisti decantavano i progressi del loro tempo. Già nella prima parte del secolo, sognavano una pace duratura, che però fu infranta dall'esplosione della 1° Guerra Mondiale. Parlarono e sognarono la pace anche dopo la 1° Guerra Mondiale, ma questa non era stata che la preparazione per la 2° Guerra mondiale. E ora, intorno a noi, vediamo che il mondo si sta preparando per una 3° Guerra Mondiale, che potrebbe ben essere l'ultima.
Di recente, un biologo, intervistato a riguardo sull'uso di armi chimiche in Siria, sorrise scuotendo il capo e rivolgendosi ad un pubblico già preoccupato disse: “Siete spaventati per questo? Sono solo armi antiquate, medievali. Esistono virus in possesso di alcune nazioni capaci di distruggere milioni di uomini in pochissimo tempo. In qualsiasi momento possono essere prodotti su vasta scala”.
Ma le armi nucleari, la guerra batteriologica e chimica, non sono le sole indicazioni di una civiltà marcia. Avremmo a che fare con crescenti problemi climatici e anche sul fronte morale le cose hanno un aspetto estremamente cupo. L'uomo non è capace di fare progressi in campo della pace benché non faccia altro che indire conferenze su questo argomento ma intanto tutto il mondo continua ad essere in guerra. E sul campo della morale?
Un editore faceva notare che ormai l'80% dei romanzi moderni si basa sulla perversione e sull'infrazione della condotta morale. In tutte le serie televisive vi sono chiare indicazioni di “libertà sessuali” con ogni tipo di partner. L'obiettivo di milioni di persone è diventato il piacere.
Il mondo non è mai stato tanto irrequieto, sia che si tratti del cuore dell'individuo, sia della situazione sociale, politica e perfino di quella religiosa. Il mondo si trova in questo stato di confusione e caos perché ha rifiutato Dio e il suo ordine morale. Quando ognuno fa quello che gli pare giusto, non possono esistere ordine e pace.
“In quel tempo, non c'era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio” Giudici 21:25.
Se per l’uomo moderno ormai la parola peccato è priva di qualsiasi significato, senza dubbio, si dovrà ricercarne la ragione anche nei credenti.
Perché questi ormai sono diventati così mansueti, che si vergognano di proclamare i valori morali di Dio. Oggi chi oserebbe mai definire l’aborto un assassinio; l’adulterio un fatto intollerabile, il delitto e la menzogna un abominazione davanti a Dio?
Noi cristiani quasi non siamo più sale e luce della terra.
“Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini” Matteo 5:14.
Il sale ha una sua precisa composizione chimica. Se ad esso togliessimo una serie di elementi ciò che rimarrebbe non sarebbe più sale. Ci sono delle caratteristiche per essere cristiano che non possono mancare. Sono elementi principali e necessari senza i quali tale termine risulterebbe insignificante.
Anche se il fallimento di molti cristiani ha contribuito a far sì che la consapevolezza del peccato nella nostra società sia quasi del tutto scomparsa, questo tuttavia non influenza il giudizio di Dio sullo stato morale di ciascuno di noi.