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giovedì 16 dicembre 2021

Indignati

“Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedute le meraviglie che aveva fatte e i bambini che gridavano nel tempio: «Osanna al Figlio di Davide!», ne furono indignati” Matteo 21:15.


La presenza del Signore nel tempio produce vari effetti: anzitutto un'immediata purificazione; ma nello stesso tempo anche la guarigione in grazia degli infermi che vanno a Lui. Poi la lode dei piccoli fanciulli. Infine l'indignazione dei nemici della verità.

Il Signore mostrò che Dio non richiedeva l'adempimento delle forme religiose esteriori ma che ci si accostasse a Lui purificandosi, accettando da Dio la Sua guarigione e allora e solo allora la Sua casa sarebbe divenuta una casa di preghiera.

“E disse loro: È scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne fate un covo di ladri” v.13.

Loro si indignarono ritenendo che la casa dell'Eterno fosse profanata da Cristo. Erano diventati così ciechi da non rendersi  più conto della loro condizioni e del loro bisogno.

“venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. Veduto ciò, i discepoli si indignarono” Matteo 26:7-8. 

L'obiezione non proviene da “alcuni fra i giudei” ma dai discepoli. Dobbiamo stare attenti anche noi a non indignarsi per qualcosa che piace al Signore. Col tempo, è possibile assumere un senso del valore talmente squilibrato da farci ritenere “uno spreco” quello che in effetti è uno splendido atto di amore e devozione a Cristo.