“Gesù… voi lo prendeste e, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste”.
Atti 2:22-23
Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi
avete crocifisso.
Atti 2:36
Nessuno ha voluto saperne
Gesù, il Figlio di Dio, è venuto in terra per
salvarci. Ma in che modo è stato ricevuto? Nessuno, a parte alcuni pochi, ha
voluto saperne di Lui. “È venuto in casa sua (in mezzo al suo popolo) e i suoi
non l’hanno ricevuto” (Giovanni 1:11). Alla Sua nascita non c’era posto
nell’albergo per i Suoi genitori, Maria e Giuseppe; nessuna culla per Lui, ma
una mangiatoia (Luca 2:7). A Nazaret, la città in cui abitava, era incompreso,
disprezzato, rifiutato fin dalle prime parole. Hanno cercato di sbarazzarsi di
Lui (Luca 4:29). Alla fine del Suo cammino in questo mondo, tutti hanno fatto
alleanza contro di Lui: Giudei e Romani, i capi religiosi e il popolo, insieme
a Erode, re della Giudea, e a Ponzio Pilato, il governatore romano…
Tutti sapevano che Gesù non aveva fatto altro che il
bene, eppure la maggioranza ha preteso che lo condannassero a morte. I motivi
erano diversi: gelosia religiosa, invidia, timore di perdere dei privilegi
politici o delle posizioni nella società. Gesù ha incontrato il disprezzo, lo
scherno, le calunnie, la brutalità dei soldati, le frustate, la corona di
spine, gli schiaffi e gli sputi… Ingiustizia inaudita contro Colui che non
aveva fatto “nulla di male” (Luca 23:41)! I Giudei hanno osato mettere a morte
il loro Messia, il Cristo, il Santo Figlio di Dio. Ma tutti, Giudei e non, sono
colpevoli di questo crimine.
Gesù che, in quanto Dio, aveva ogni potere, non si è
ribellato. Ha detto: “Io depongo la mia vita…
Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla
e ho il potere di riprenderla” (Giovanni 10:17, 18). “Ha dato la sua vita per
noi” (1 Giovanni 3:16) e l’ha fatto per amore.