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venerdì 2 luglio 2021

02 luglio - Due modi di morire

Così morì Saul, a causa dell’infedeltà che egli aveva commessa contro il SIGNORE.

1 Cronache 10:13


E udii una voce dal cielo che mi diceva: “Scrivi: beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore”.

Apocalisse 14:13


Due modi di morire

 

Si può morire come il re Saul, “a causa dell’infedeltà”. Condizione terribile quella di comparire con le proprie infedeltà davanti a Dio che è perfettamente santo e giusto! Tutte le azioni e i pensieri saranno allora messi in luce, e la Sua giustizia non potrà fare altro che condannare. Per chi muore senza che le sue infedeltà siano perdonate, la morte è l’inizio di un’eternità di rimorsi e di dolore, nel definitivo ed eterno allontanamento da Dio (Matteo 22:13).

Ma si può anche morire “nel Signore” o “nella fede”, come pure dice la Bibbia. Morire nel Signore vuol dire morire nella sicurezza di essere al riparo dal giudizio di Dio, una protezione che deriva dalla fede in ciò che Cristo ha fatto. “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16). Chi crede questo può dunque essere certo che non sarà mai condannato, poiché il Dio giusto non può punire due volte le stesse colpe; le ha punite sul Suo Figlio al posto di chiunque crede, e non le punirà più. Il credente può quindi dire con gioia: “Ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati” (Isaia 38:17). Per chi ha la vita eterna, la morte non è altro che la porta che si apre sul paradiso.

Vale la pena riflettere su questi due modi di morire. Infatti, la scelta si fa durante la vita; non ci sarà una seconda opportunità. “Se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, là rimane” (Ecclesiaste 11:3).

Non pensate di poter aspettare l’ultimo minuto per occuparvi di questo problema. Potrebbe essere troppo tardi.