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lunedì 26 luglio 2021

L’importanza di “conoscere” Cristo

“Stenderò la mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme; eliminerò da questo luogo quanto rimane di Baal, il nome dei preti degli idoli, con i sacerdoti, quelli che si prostrano sui tetti davanti all'esercito celeste, quelli che si prostrano e giurano per il SIGNORE, e poi giurano anche per Malcam, quelli che si allontanano dal SIGNORE, e quelli che non cercano il SIGNORE e non lo consultano” Sofonia 1:4-6.

Ognuno ha nella propria casa, nel proprio cuore, un luogo che crede nascosto, ma che Dio ben vede; ed è lì che l’essere umano manifesta la propria realtà, la propria statura. I Giudei erano giunti ad unire il culto di Baal, al culto di Jahveh, l’unico e solo vero Dio. Dio aveva pazientato inviando profeti e mettendo Giuda in difficoltà ma non era servito a nulla. 

In questi versetti 3 e 4 possiamo individuare cinque classi di persone:

1. (v.4)  Chi praticava il culto di Baal e seguiva i suoi preti. Questo mondo ha molti idoli e molti “preti” dei capofila che invogliano e invitano le folle, e coloro che li seguano rappresentano quanti manifestano apertamente le loro vie senza alcun timore.

2.(v.5)  Chi si prostrava sui tetti davanti all’esercito celeste. Erano in ugual misura idolatri ma lo facevano di nascosto, in casa propria, durante la notte.

3.(v.5) Chi giurava per il Signore e per Malcam. Contemporaneamente. Doppi di cuore che pensano fosse possibile servire due padroni, senza sapere che “o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro” Matteo 6,24.

4.(v.5) Quelli che si allontanavano dal Signore, che avevano avuto una certa conoscenza ma si erano sviati! Aver praticato ciò che è bene per un tempo non conta … vale più la fine di una cosa che il suo principio. 

5.(v.5) Quelli che non lo cercano e non lo consultano. Atei, senza fede alcuna, totalmente indifferenti. Freddi, per i quali la parola del signore non ha nessun significato.

Tutte queste classi di persone percorrono la via larga e vanno incontro a un giorno terribile, un giorno di giudizio, di tenebre d’angoscia.

“Il gran giorno del SIGNORE è vicino; è vicino e viene in gran fretta; si sente venire il giorno del SIGNORE e il più valoroso grida amaramente. Quel giorno è un giorno d'ira, un giorno di sventura e d'angoscia, un giorno di rovina e di desolazione, un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità” Sofonia 1:14-15.

Sofonia indirizza  il suo messaggio alla tribù di Giuda ma si nota subito chiaramente che fra essa e le nazioni vicine non c’è più alcuna differenza e per questo sarà associata ad esse nel giudizio.

La chiesa si è amalgamata con il mondo e non se ne  vede più la differenza.

Riflettiamo un attimo sulla nostra vita cristiana, poniamoci delle domande.

Poniamocele ora, fintanto che c’è tempo e dura la pazienza di Dio.

Ascoltatemi, nelle nostre chiese succede sempre la stessa cosa ad ogni incontro, continuiamo a versare l'acqua della vita nelle persone, ma quanti ne approfittano?

Quanti l’assimilano?

Come sarebbe se tu venissi in chiesa per 5, 10, 20 o 30 anni per poi finire all'inferno, perché non hai approfittato e bevuto di quell'acqua?

Ciò significa che Gesù, nel giorno del giudizio, dirà ad molti così detti cristiani: 

NON VI HO MAI CONOSCIUTI!! dipartitevi da me voi che praticate iniquità!

“Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Li riconoscerete dunque dai loro frutti. Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?". Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti allontanatevi da me, malfattori!" Matteo 7:16-23.

Nella Scrittura il verbo conoscere rappresenta molto di più del semplice conosco il tuo nome o ho sentito parlare di te, ma tipifica una relazione intima fra le due parti. Il Signore ti conosce perché ha un rapporto affettivo con te. Molti in quel giorno affermeranno di sapere chi è il Signore (siamo andati in chiesa ogni domenica) e di lui sanno un sacco di cose, ma il Signore dichiarerà loro di non conoscerli. Non ha mai avuto una relazione, una comunione con loro. Una bella testa piena e un'anima rimpicciolita.

"C'è una via che all'uomo sembra diritta ma la sua fine sfocia in vie di morte" (Proverbi 16:25)

Nessuno si aspetta di finire all'inferno... tutti pensano di mettersi a posto con Dio prima della fine ma così molti uomini faranno naufragio.

In America, paese di estrazione evangelica, si stima che vi siano 75 milioni di convertiti la maggior parte dei quali si reputa tale semplicemente perché ascolta o ha ascoltato qualche volta dei messaggi evangelici. “Li riconoscerete dai loro frutti”.

E’ così forte la corruzione oggi che questa generazione riempirà l'inferno più rapidamente di molte altre.