Come invocheranno Colui in cui non hanno creduto?
Romani 10:14
Così noi
predichiamo, e così voi avete creduto.
1 Corinzi 15:11
Non si può credere al Signore come piace a noi
Quando è
venuto al mondo, fra i Giudei, Gesù non è stato ben accolto perché non è stato
riconosciuto per quello che era. “Non è il figlio del falegname? – dicevano – È un uomo per bene. No, sobilla le
folle”, “È un posseduto...”. “Chi è costui?”, si chiedono. Solo una fede vera e
un vero amore per Dio potevano far riconoscere il Figlio, perché il Dio “che è
nei cieli” rivela i Suoi misteri a chi ha fede e amore per Lui.
Non si può credere al Signore come piace a noi. Dio ce lo presenta come Suo Figlio ed è così che dobbiamo riceverlo. Ci dice che era senza peccato, che non ha né conosciuto né commesso peccato; e così noi lo crediamo. A salvarci è la fede nel Cristo ricevuto per quello che è, nella Sua natura e nella Sua opera, esattamente come lo Spirito ha voluto rivelarcelo, senza i ritocchi o gli aggiustamenti che la ragione e la logica umana vorrebbero apportare.
Quante volte ci sentiamo soli ad affrontare situazioni tristi e difficili, e ci verrebbe da dire: “Il Signore mi ha abbandonato”; eppure, non ha forse promesso che sarà con noi fino alla fine? Certe prove sono così pesanti che ci sembrano superare la nostra capacità di sopportazione; eppure, non ha il Signore promesso che non saremo provati al di là delle nostre forze? Egli è per noi tutto quello che ha detto di essere; al momento opportuno interverrà, risponderà, si farà sentire presente con tutta la potenza del Suo amore. E se poi a causa di dure e prolungate sofferenze siamo presi dallo scoraggiamento e assaliti da dubbi, Lui ci comprende ed è pronto a consolarci, perché anche questo ha detto che avrebbe fatto.