I cieli raccontano la gloria di Dio… Non hanno favella, né parole… ma il loro suono si diffonde per tutta la terra.
Salmo 19:1-4
Dio… ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Ebrei 1:1, 2
Badate di non rifiutare di ascoltare colui che parla.
Ebrei 12:25
Orecchie per ascoltare
Seduta
sulla sedia, con gli occhi chiusi, con le cuffie sulle orecchie, Severina si
dondola lentamente. Roberto sta camminando avanti e indietro; per lui non
esiste più niente e nessuno; è cullato dalla musica del suo iPod.
Ecco
un mezzo per non essere più costretti a prendere coscienza delle cose che
accadono intorno a noi e che ci innervosiscono o ci annoiano. Ma è anche,
purtroppo, un mezzo che aumenta l’isolamento, la tendenza a ripiegarsi su se
stessi, e favorisce l’indifferenza, la superficialità, l’egoismo. Gesù usava
ripetere, quando spiegava qualcosa ai discepoli o alle folle: “Chi ha orecchi
per udire oda” (Matteo 13:9).
Dobbiamo ascoltare quando è Dio che
ci parla. Egli lo
fa in parecchi modi:
–
col linguaggio della natura, come ce lo ricorda il Salmo 19: “I cieli
raccontano la gloria di Dio”
–
con l’Evangelo: “La fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta
viene dalla parola di Cristo” (Romani 10:17)
–
per mezzo degli avvenimenti, di cui Egli ha sempre il controllo, o delle
circostanze della nostra vita personale che Lui dirige.
Dio
può anche parlarci tramite i Suoi servitori che ci annunciano e ci spiegano la
Sua Parola; e anche tramite questo calendario. Tocca a noi riconoscere la Sua
voce e prestare ascolto.