Il SIGNORE è un Dio che sa tutto e da lui sono pesate le azioni dell’uomo.
1 Samuele 2:3
Tu
sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante.
Daniele 5:27
Il bilanciaio
Il
lavoro del bilanciaio consisteva nella fabbricazione di bilance e di pesi.
All’origine, le bilance servivano per pesare piccoli frammenti di materiali
preziosi come l’oro; poi il loro uso si è esteso alle varie transazioni
commerciali. Per assicurare l’onestà delle vendite, è sempre stato necessario
verificare l’affidabilità di questi strumenti come pure la regolarità della
pesatura. Così, fin dai tempi antichi, dei funzionari verificavano l’esattezza
delle pesate dei commercianti per mezzo di unità di misura che sono apparse
ancora prima della moneta. A causa della necessità dell’esattezza dei pesi e
delle misure, la bilancia è diventata l’emblema della giustizia dei tribunali.
Se
i giudici hanno l’incarico di pesare senza parzialità le azioni di individui
sospettati di qualche colpa, sono tuttavia limitati nella conoscenza dei fatti
e fallibili nelle loro decisioni.
Ma
c’è un Giudice al quale ogni cosa è conosciuta: non solo le
nostre azioni, ma anche i nostri pensieri (Salmo 139:2). Egli misura tutto
quello che facciamo, ossia ne stima i moventi e pesa quello che siamo con la
sua unità di misura. L’uomo ha i suoi criteri di giudizio: moventi,
prestazioni, ricchezza, ecc… ma questo non “pesa” niente di fronte al giudizio
divino.
Solo
chi avrà accettato Gesù Cristo come Salvatore personale sarà in condizione di
entrare in cielo. Quanto alle buone opere, quelle a cui Dio attribuisce valore
sono le opere prodotte da chi ha afferrato la salvezza, le opere della fede
nelle quali i cristiani sono invitati ad essere i primi (Tito 3:8).