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martedì 6 luglio 2021

06 luglio - La croce di Gesù

Portando egli stesso la croce, giunse al luogo detto del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota, dove lo crocifissero, assieme ad altri due, uno di qua, l’altro di là, e Gesù nel mezzo.

Giovanni 19:17, 18


La croce di Gesù

 

Posso accettare e credere delle cose che non riesco a capire? Sì, se quelle cose le afferma qualcuno nel quale ho piena fiducia. La fede consiste proprio nel credere a quello che Dio dice, senza basarmi sulla mia intelligenza o sui miei ragionamenti, e mettendo da parte superstizioni e tradizioni umane.

L’atto di fede richiestoci da Dio è di credere nel valore della croce di Cristo, morto per pagare a Dio il debito dei peccati di tutti coloro che si pentono. Per fede accettiamo con semplicità il messaggio della croce, senza pretendere di volerlo spiegare. La Bibbia dichiara che questo messaggio “è follia per quelli che periscono” (1 Corinzi 1:18). Perché? Perché la croce proclama la potenza di Dio là dove la sapienza umana non può percepire altro che l’impotenza e il fallimento dell’uomo; follia, perché annuncia che Dio si manifesta agli uomini quando non avevano nessun interesse di conoscerlo. La predicazione della croce proclama infinitamente di più di quello che l’uomo concepisce e comprende di Dio.

La croce ha tutta l’apparenza di una sconfitta, eppure è la più grande vittoria. Un’apparenza di sconfitta poiché Gesù ha accettato di farsi inchiodare su una croce, ma la più grande delle vittorie poiché la morte non ha potuto trattenerlo. Gesù ha vinto la morte. La croce di  Gesù è la manifestazione della potenza e dell’amore di Dio, è il cuore dell’Evangelo. È sulla morte di Cristo alla croce che si fondano le certezze del cristiano.