Gli uomini… ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni di invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità.
Romani 1: 27, 29
La radice del male
Possiamo
immaginare questo mondo come un grande labirinto dove si fa fatica a trovare la
via di uscita a causa di tante complicazioni, problemi, difficoltà; ma è anche
un vasto campo di battaglia, dove gli uomini sono in lotta gli uni contro gli
altri, oltre che contro le leggi di Dio.
Perché
è così? Perché il cuore dell’uomo, che è come un piccolo mondo, è il teatro di
concupiscenze e conflitti. È quanto ci dice la Scrittura in questo passo: “Da
dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle
passioni che si agitano nelle vostre membra?” (Giacomo 4:1).
Se
nel cuore umano non abitasse il peccato, tutte le nazioni potrebbero licenziare
i loro eserciti. Ma la cosa è impossibile, tranne nei sogni dei filantropi,
perché nel profondo di ogni essere brucia il fuoco della ribellione a Dio la
cui fiamma consuma il mondo. Perché si cerca nelle cose che ci circondano la
causa di tutte le sofferenze, e non si vuole riconoscere che la radice del male
si trova dentro di noi?
Il
peccato allontana da Dio e mette in lotta gli uni contro gli altri. Il male che
devasta il cuore non lo si può guarire con nessun mezzo umano e porta il
peccatore alla perdizione eterna. Bisogna cambiare l’uomo, e solo Dio può farlo
là dove c’è una fede sincera e una
reale ubbidienza alla Sua volontà.
“Vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere e vi siete rivestiti del
nuovo che si va rinnovando in conoscenza a immagine di Colui che l’ha creato”
(Colossesi 3:9-10).