Sono persuaso che né morte, né vita, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore.
Romani 8:38-39
L’orizzonte della vita
Più
passano gli anni, più il futuro si avvicina al presente. Per i giovani il
futuro sembra il termine lontano di una strada che corre verso l’infinito, ma
col passare degli anni assume contorni più netti; alla sera della vita il
futuro affianca il presente, e il termine del percorso si profila
all’orizzonte.
Dopo la
morte, come dice la Bibbia, viene il giudizio (Ebrei 9:27). La morte è una
realtà che dobbiamo affrontare tutti; è inutile sforzarci di negarla. Ma in che
modo incontrerò il Dio santo e giusto? Forse carico dei miei peccati? Ancora
una volta la Bibbia ci dà una risposta, l’unica vera. Se incontro Dio con il
carico dei miei peccati, sono perduto per sempre. Ma posso incontrare Dio in tutta sicurezza se confido in Gesù che
sulla croce ha subito per me il giudizio di Dio in tutto il suo rigore. Io so
che Cristo non è rimasto nella tomba, che è risuscitato e che vive eternamente.
Così, a tutti coloro che credono in Lui, Egli apre ora un avvenire luminoso, al
di là della morte.
Un credente
molto anziano diceva: “È l’amore di Dio che mi mette al riparo. Ne ho fatto
l’esperienza nel passato e la faccio ancora oggi. Egli mi ha dato il Suo
perdono e mi ha rialzato dai miei passi sbagliati. Ma questo amore mi sostiene,
giorno dopo giorno, attraverso le difficoltà legate alla vecchiaia. Si è fatto
carico Egli stesso del mio passato, del mio presente e del mio futuro, e so che
mi condurrà fino alla vita eterna”.