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mercoledì 28 luglio 2021

Coerenza

“Affinché sappiate a quale speranza Egli vi abbia chiamati” 

Efesini  1:18.



Ricordati per quale ragione sei stati salvato: perché il Figlio di Dio possa essere manifestato nella tua vita.

Adopera tutte le energie che sono in te per tradurre nella realtà concreta la tua elezione, sii all'altezza delle circostanze.

Non puoi fare nulla per la tua salvezza, ma devi fare qualcosa per manifestarla, per dare la dimostrazione pratica di quello che Dio ha operato in te.

Lo stai facendo?

Se sei rimasto lo stesso individuo di prima, se il tuo carattere è rimasto difficile e brontolone e continui a voler fare tutto a modo tuo allora, nella migliore delle ipotesi, come testimone di Cristo hai fallito. 

Nella peggiore, non lo sei affatto. Sono le opere, è il tuo modo di camminare, di parlare, di agire, che attesta la realtà della tua fede.

“A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere?” Giacomo 2:14.

Ogni cristiano, nella sua vita ha un'assoluta priorità, mettere in pratica la Parola di Dio.

A cosa servono le dichiarazioni di fede, se poi tutto non viene vissuto nella vita quotidiana e nei rapporti gli uni gli altri?

Non è nell'intenzione di Giacomo di voler creare problemi inesistenti, ma dal momento che la fede è così importante ed essenziale per la salvezza, ci invita a fare un esame pratico per vedere se anche noi apparteniamo a coloro che “dicono di avere fede” ma poi, nel cammino, non manifestano i caratteri della nuova nascita.

Attenzione a non diventare come i farisei che “dicono e non fanno” (Matteo 23:3) e che il Signore censura molto duramente.