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domenica 8 gennaio 2023

Spirito di critica e di giudizio

“Ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso” (Filippesi 2:3)

C’è, ai nostri giorni in mezzo ai credenti, uno spirito deplorevole che consiste nel colpevolizzare gli altri, nel cercare i loro errori e nel denigrare il loro lavoro. La controversia e le liti sono largamente diffuse. Generalmente si trova più facile criticare il servizio degli altri che compierlo noi.

Vorremmo, nel modo più affettuoso e serio, insistere con tutti i credenti, in modo particolare con i giovani, perché coltivino un amore puro e fervente per tutti i loro fratelli e sorelle in Cristo, allo scopo di riconoscere francamente tutto quello che lo Spirito di Dio ha operato in loro e anche quello che compiono per mezzo Suo.

I servitori dotati dal Signore sembrano un bersaglio particolare per le lingue maldicenti. Senza dubbio possono commettere degli errori, ma chi non li fa? Piuttosto, in segreto, laviamo i piedi del servitore, non facciamo troppo caso a tutti gli errori che ha potuto fare.

La nostra tendenza non è, spesso, quella di cercare il difetto e di amplificare ogni errore per poi screditare e umiliare il servitore? Forse, questo servitore ha conosciuto delle prove di cui non sappiamo niente; allora piuttosto, incoraggiamolo, mostriamogli amore e una calorosa simpatia. Preghiamo di più per lui, diciamogli qualche volta una parola affettuosa avendo per lui una sollecita attenzione.

Ricordiamoci dei nostri conduttori (Ebrei 13:7); siamo sottomessi a quelli che sono al di sopra di noi nelle cose spirituali e che “vegliano per le vostre anime” (17). Rifuggiamo questo spirito “democratico” che pretende che uno non sia peggio dell’altro, pur pensando di essere superiori!

Sappiamo vedere il bene negli altri ed il male in noi stessi, perché è così che potremo seguire questa esortazione di Paolo: “ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso”.