(Gesù) chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
“Tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non
onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato”.
Giovanni 5:18, 23
Uguaglianza fra il
Figlio e il Padre
Gesù ha dichiarato apertamente
la Sua assoluta unità col Padre, anche se il fatto di farsi uguale a Dio
indignava i Giudei. Possiamo considerare questa unità sotto molti aspetti:
– Unità nella volontà e nell’azione: la volontà di Gesù si dimostra
perfettamente compiendo quella del Padre. Il Padre ordina e il Figlio
ubbidisce: due volontà perfettamente unanimi. Dio ha mandato il Figlio sulla
terra a compiere l’unico sacrificio in grado di salvare l’uomo, e il Figlio ha lasciato
la gloria del cielo, è venuto sulla terra ed ha accettato di morire su una
croce.
– Unità nell’amore: l’amore del Signore si è manifestato nei miracoli
da Lui compiuti in favore dei sofferenti, ma soprattutto quando ha accettato
volontariamente di caricarsi dei peccati degli uomini per dare una salvezza
eterna a chi gli crede (Giovanni 10:17-18).
– Unità nel giudicare: il giudice di tutta la terra è Dio (Genesi
18:25) ma ha affidato questo compito al Figlio Gesù costituendolo “giudice dei
vivi e dei morti” (Atti 10:42).
– Unità nel diritto all’onore: Dio ha il diritto di essere onorato
dalle Sue creature, ma anche il Figlio è degno del medesimo onore: “…affinché
tutti onorino il Figlio come onorano il Padre” (Giovanni 5:23). “Degno è
l’Agnello che è stato immolato di ricevere la potenza… l’onore, la gloria e la
lode” (Apocalisse 5:12).
“Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni
ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che
Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Filippesi 2:9-11).