La predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio.
1 Corinzi 1:18
Dio ha costituito Signore e
Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso.
Atti 2:36
La croce di Cristo
A quelli che facevano notare
al noto predicatore Spurgeon che molte sue predicazioni si assomigliavano, lui
rispondeva: “Io cerco sempre di ricondurre alla croce ogni testo che prendo
dalla Bibbia”. Sì, è alla croce di Cristo che Dio vuol condurre ognuno di noi.
Là soltanto si può ricevere il perdono dei peccati, essere salvati ed entrare
nella vita eterna. Soltanto per la fede nella Sua morte e nella Sua
risurrezione gli uomini diventano figli
di Dio e ottengono la promessa del cielo. Gesù è stato crocifisso fra due
malfattori; all’inizio, entrambi lo insultavano (Matteo 27:44). Ma uno di
questi si è ravveduto e ha detto all’altro: “«Non hai nemmeno timor di Dio, tu
che ti trovi nel medesimo supplizio? Per noi è giusto, perché riceviamo la pena
che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». E
diceva: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!» Ed egli gli
disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso»” (Luca 23:39-43).
A
quale dei due malfattori assomigliamo? A quello che si è pentito ed è salvato,
o a quello che non l’ha fatto e quindi è perduto? Davanti alla croce s’impone una scelta. Oggi c’è ancora tempo per
decidere.
È davanti a Dio che devo pentirmi,
confessando le mie colpe e riconoscendo il mio stato di peccatore perduto; poi
devo accogliere la grazia di Dio come un dono senza contropartita; quella
grazia meravigliosa, pienamente efficace per la mia riconciliazione con Lui (2
Corinzi 5:18).