Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?»
Giovanni 11:25-26
La
morte è stata sommersa nella vittoria.
1 Corinzi 15:54
Visita inopportuna
“Ebbe
successo sul piano professionale, e il solo intruso di cui non riuscì a
disfarsi fu la morte”. Con queste parole uno scrittore americano termina il
romanzo in cui racconta di un uomo che aveva fatto del perseguimento dell’utile
la sua regola di vita.
La
morte è un’intrusa per l’essere umano. Non è né desiderata né invitata. Quando
si avvicina si è spaventati. Di fronte ad essa, ci si può indurire e mostrarsi
coraggiosi e indifferenti, ma interiormente ci si sente soli, paralizzati,
senza forza. Nessuno, credente o incredulo, riesce a evitare la morte; “il
corpo torna alla polvere”, ma lo spirito dove va? La Bibbia dice: “Lo spirito
torna a Dio che l’ha dato” (Ecclesiaste 12: 9). A questo punto ci sono due sole
alternative: o la vita eterna, se sulla terra si è ricevuto il perdono di Dio,
o il giudizio e la condanna eterne se lo si è rifiutato, perché si resta col
carico dei propri peccati.
Com’è
importante avere delle certezze di fronte a questo passaggio difficile e
indifferibile! Purtroppo molte persone, a volte così attente alle cose della
terra e alla gestione degli affari, trascurano il proprio futuro eterno!
Per
avere la certezza di un’eternità felice, bisogna mettere la propria fiducia nel grande vincitore della morte, Gesù
Cristo risorto e vivente. All’apostolo Giovanni ha detto: “Non temere, io sono il primo e l’ultimo, e il vivente. Fui morto, ma ecco
sono vivo per i secoli dei secoli” (Apocalisse 1:17-18). La fede in Gesù ci
lega a Lui per l’eternità.