All’ora nona, Gesù gridò a gran voce: «… Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»
Marco 15:34
Le sette frasi pronunciate
dal Signore sulla croce
4. Il grido della sofferenza
suprema
Durante
le prime tre ore della crocifissione, Gesù è rimasto in silenzio davanti a
quelli che lo deridevano e lo sfidavano. All’improvviso, “dall’ora sesta si
fecero tenebre su tutto il paese”. Le voci ingiuriose tacciono. Dio stende come
un velo sulla sofferenza del Figlio.
Alla
fine di queste sofferenze, Gesù grida con forte voce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” È l’eco di una tremenda solitudine, una frase misteriosa e solenne!
Alcune ore prima della
crocifissione, Gesù aveva accettato di farsi carico dei nostri peccati, e aveva
detto: “Non berrò forse il calice che il Padre mi ha dato?” (Giovanni 18:11). E
sulla croce ha subito il giudizio di Dio, tutto il castigo che i nostri peccati
meritavano.
Dio solo sa ciò che Gesù ha
provato in quel momento. E noi, con rispetto ed emozione, colpiti dal Suo grido
di dolore, ci prostriamo per adorare. Lasciato solo anche da Dio che Egli aveva
amato e ubbidito in ogni istante della Sua vita sulla terra, ha dovuto gridare:
“Perché mi hai abbandonato?”
Gesù è stato abbandonato per noi. Ha sopportato al
nostro posto le conseguenze del nostro rifiuto di Dio. “Egli ha portato i
nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce” (1 Pietro 2:24). “Cristo
ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci
a Dio” (3:18).
Questa frase di Gesù è
centrale. Il giudizio di Dio sull’Uomo perfetto permette che moltitudini di
peccatori che si pentono ricevano il perdono dei peccati e la vita eterna.