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venerdì 13 gennaio 2023

Pericoli della conoscenza senza la comunione con cristo

“… Nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece riconoscere dai suoi fratelli. Alzò la voce piangendo; … Giuseppe disse ai suoi fratelli: “Vi prego, avvicinatevi a me!” Quelli s'avvicinarono ed egli disse: “Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse portato in Egitto. Ma ora non vi rattristate, né vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi portato qui; poiché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita” (Genesi 45:1/5)

Qualcuno, a giusta ragione, ha detto: “niente contribuisce di più al disordine attuale fra i credenti che la mancanza di comunione personale col Signore”.

C’è un grande zelo e un desiderio crescente per la conoscenza delle Scritture, ma a questo desiderio non corrisponde la ricerca di una conoscenza personale del Signore. I fratelli di Giuseppe avevano ascoltato le parole piene di grazia del loro fratello allorché si erano trovati soli con lui, ma non conoscevano il suo cuore ed erano entrati molto poco nel pieno e profondo significato delle sue parole.

Anche noi, possiamo avere una grande conoscenza del senso delle Scritture e restare, tuttavia, nell’ignoranza delle grandi verità contenute nella Parola. Stiamo parlando di una conoscenza superficiale che si può acquisire attraverso ciò che ascoltiamo o che vediamo, ma anche di una conoscenza personale attraverso la quale possiamo discernere i pensieri di qualcuno; è di questa conoscenza che Paolo parla quando dice: “per conoscere Lui” (Filippesi 3:10) ed è di questa conoscenza che spesso facciamo difetto.

Solo la conoscenza di Cristo darà una vera intelligenza. Così, Paolo dice nella sua preghiera: “affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente” (Efesini 1:17). La conoscenza scolastica, la conoscenza del greco e dell’ebraico, benché utili al loro posto, non ci daranno mai lo spirito di sapienza e di rivelazione; possono darci l’intelligenza del senso della rivelazione, ma mai lo spirito della rivelazione. Bisogna conoscere il pensiero di Cristo per comprendere il senso delle parole di Cristo.