Ho cercato il SIGNORE, ed egli mi ha risposto; m’ha liberato da tutto ciò che m’incuteva terrore.
Salmo 34:4
Il giorno
della sventura (2)
Che cosa farà Dio in
risposta al nostro grido? Ci libererà.
Non dice “potrei” o “forse”, ma “Io ti salverò”. Però non ci dice quando. Spesso noi fissiamo un termine
che il più delle volte è subito! E a
volte rimaniamo delusi. Non ci dice nemmeno come.
A noi piacerebbe che risolvesse tutto a modo nostro; e se ci sembra che non
agisca come, secondo noi, dovrebbe fare, potremmo essere tentati di ribellarci.
Forse noi ci siamo già
costruiti nella mente quello che vorremmo ottenere, ma Dio può avere qualcosa
di meglio per noi. Lasciamo a Lui il
come e il quando, riposandoci sulla certezza del fatto che Lui ci salverà.
Ci sono certamente dei motivi se la liberazione è rimandata.
Dio ha i Suoi scopi
per la tua vita, oltre all’immediata liberazione che tu vai cercando. Egli sa in
che modo può usare il tempo dell’attesa per raggiungere quegli scopi. Forse tu
hai aspettato giorni e settimane, o mesi o anni, e ancora stai aspettando. A
volte sei addirittura tentato di pensare che Dio si sia dimenticato di te.
Ricordati che Dio non ha fretta. Egli ha gli occhi su tutto l’insieme della tua
vita, compresa l’eternità.
Impariamo ad avere una
prospettiva più vasta. La risposta di Dio può prendere la forma di una vera
liberazione, ma può anche giungere sotto forma di una tale abbondanza di grazia
che, come l’apostolo Paolo, anche noi potremmo essere capaci di compiacerci “in
debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amore di
Cristo” (2 Corinzi 12:10).
(segue e si conclude domani)