Gesù (in croce) dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.
Giovanni 19:26-27
Le
sette frasi dette dal Signore sulla croce
3.
La parola dell’affezione
Maria,
madre di Gesù, è là, vicino alla croce; una presenza silenziosa e amorevole.
Malgrado
le sofferenze, Gesù pensa a lei e le dice, indicando Giovanni: “Donna, ecco tuo
figlio!” Poi affida lei a Giovanni, “il
discepolo che egli amava”: “Ecco tua madre!” Chi meglio di Giovanni, che si era
lasciato penetrare a fondo dall’amore del Signore, poteva essere in grado di
venire in aiuto ad altri? Che scena d’amore, in mezzo alla malvagità e all’odio
che stava imperversando!
Questa
terza frase sottolinea l’amore, la fedeltà e la tenerezza di Gesù, mentre stava
per dare la propria vita per rendere possibile la salvezza di quelli che
credono in Lui. Maria era una di questi. Gesù in croce dice questa terza frase
prima di entrare nelle tre ore di tenebre. Anche i legami più intimi, come
quelli di un figlio con la madre, stavano per essere spezzati.
Nella
Sua umanità perfetta, solo Gesù poteva offrire Se stesso in sacrificio a Dio
per la remissione dei peccati degli uomini. Lui è l’unico Salvatore. Le parole che pronuncia prima di morire a
Sua madre e al discepolo Giovanni suonano anche come l’annuncio dei legami di
una famiglia nuova, di un popolo nuovo; un popolo di credenti che sperimenterà
la liberazione mediante la parola di
Cristo, la presenza del Suo Spirito
e il conforto reciproco fra fratelli e sorelle nella fede. E nella Chiesa che
stava per nascere, di cui anche lei avrebbe fatto parte (Atti 1:14), Maria
troverà compassione, consolazione e gioia nel Cristo risuscitato.