Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città.
Esodo 20:8-10
4° Comandamento:
“Ricordati del giorno del riposo”
Nel giorno di sabato, settimo e ultimo
giorno della settimana, gli Israeliti non dovevano compiere alcun lavoro.
Dovevano riservare quel giorno a Dio. Molto di più di una semplice pausa delle
attività, il sabato era consacrato alla lode a Dio che li aveva liberati dalla
schiavitù dell’Egitto (Deuteronomio 5:15). Era il simbolo dell’alleanza di Dio
col Suo popolo (Esodo 31:17), e anche un invito a entrare nel Suo.
Ma molto presto, però, il vero senso del
sabato è stato dimenticato. Quando Gesù venne sulla terra, i capi religiosi
avevano fatto di questo comandamento un mezzo per schiavizzare il popolo. Gesù
è stato contraddetto ed anche odiato perché faceva del bene in giorno di sabato
(Matteo 12:12; Luca 13:16).
Le Lettere degli apostoli, che nella Bibbia
seguono gli Evangeli, insegnano che il
comandamento di rispettare il Sabato non riguarda i cristiani. L’apostolo
Paolo conferma che i cristiani non sono tenuti al rispetto della liturgia dei
Giudei né dei loro giorni festivi, tra i quali c’è anche il sabato (Galati
4:10; Colossesi 2:16).
I primi cristiani si radunavano per rendere culto a Dio nel giorno di domenica,
primo giorno della settimana (Atti 20:7; 1 Corinzi 16:2). Se il settimo
giorno era il segno del compimento della creazione (Genesi 2:2), il primo
giorno è quello della risurrezione del Signore Gesù, che inaugura una nuova
creazione (Marco 16:9). Solo Lui può darci il riposo al quale la nostra anima
aspira. “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò
riposo”, ha detto il Signore (Matteo 11:28).