Non uccidere.
Esodo 20:13
Libera quelli che sono condotti a morte, e
salva quelli che, vacillando, vanno al supplizio.
Proverbi 24:11
6° Comandamento: “Non uccidere”
La Bibbia ci insegna che è Dio a donare la
vita. Ci dice anche che nessuno ha il diritto di togliere la vita perché questo
è una prerogativa di Dio che l’ha data. Il giorno del giudizio Dio chiederà
conto di tutti gli omicidi commessi nel mondo.
Gli eccidi e le stragi non sono frequenti,
ma gli aborti, l’eutanasia e i suicidi sono una realtà quotidiana. Questi atti
sono spesso dettati dalla disperazione, ma sono pur sempre un togliere la vita
che Dio ha dato.
Il credente non può imporre ad altri ciò
che ha compreso della rivelazione divina, ma dev’essere un testimone di quale
sia la volontà di Dio per tutti gli uomini. Prima di tutto testimonierà con il
suo esempio, cioè portando il calore del suo amore cristiano a chi è tentato di
compiere un gesto disperato e parlandogli di Gesù, la sua unica speranza (1
Timoteo 1:1).
Nel “sermone sul monte”, Gesù ha messo in
piena luce la forza di questo comandamento, che non si limita all’atto di
uccidere, ma condanna atteggiamenti
devastanti come l’ira, le offese e il disprezzo. La vita del prossimo è
come un confine inviolabile; quando ci adiriamo, insultiamo o odiamo il nostro
prossimo, è come se lo oltrepassassimo, come se attentassimo alla sua stessa
vita.
Rispettare il sesto comandamento significa
anche compiere ciò che è alla nostra portata, aiutando quelli che hanno un peso
da portare. Il credente è felice di annunciare l’Evangelo che libera e dà la
pace e la vita eterna a chiunque crede nel Signore Gesù.