Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà.
Esodo 20:12
5° Comandamento: “Onora tuo padre e tua
madre”
Il quinto comandamento, che è il primo che
riguarda le relazioni tra esseri umani, si riferisce al rispetto che si deve
avere per i genitori. Questa relazione è fondamentale perché influenza tutte le
altre nostre relazioni.
Ma cosa significa “onorare” i genitori?
Prima di tutto rispettarli e sottometterci a loro perché ci hanno dato la vita
e ci hanno allevato spesso con grandi sacrifici, hanno avuto cura di noi, e ci
hanno sostenuto e consigliato fino nell’età adulta.
Questo comandamento ci invita a riconoscere
la posizione unica dei nostri genitori nella nostra esistenza. Tutto questo ha
un peso morale e un grande valore. La stima e la gratitudine nei loro
confronti, i figli devono averla anche nel caso in cui i genitori non fossero
stati all’altezza del loro ruolo o, addirittura, poco degni di stima.
È un atteggiamento del cuore che si traduce
con delle parole e degli atti concreti: l’ubbidienza non solo quando si è
bambini, il rispetto durante tutta la loro vita, l’aiuto e le cure quando
diventeranno anziani.
Onorare i propri genitori non significa
necessariamente ritenere che tutto ciò che hanno fatto era giusto. Per poter
veramente “onorare” i propri genitori quando hanno commesso degli errori,
bisogna prima di tutto perdonarli; e Dio ci darà la forza di perdonare se
gliela domandiamo. Così, qualunque sia stato il loro comportamento, non disprezziamo mai i nostri genitori ma
rispettiamoli e amiamoli, in particolare quando sono avanti negli anni.
Questo comandamento non dispensa i genitori
dall’avere un atteggiamento giusto e affettuoso, che incoraggia i figli e li
spinge ad amarli e a onorarli (Colossesi 3:21).