Quando sentirono parlare (l’apostolo Paolo) di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: “Su questo ti ascolteremo un’altra volta…” Ma alcuni si unirono a lui e credettero.
Atti 17:32, 34
Tre atteggiamenti
di fronte all’Evangelo
Al funerale di una persona conosciuta e
stimata del paese, numerosi amici e conoscenti sono venuti per dimostrare la
loro simpatia alla famiglia in lutto. Tutti hanno ascoltato il messaggio della
Bibbia letto in quell’occasione. Che effetto avrà prodotto in loro?
Come anticamente ad Atene, certi se ne
saranno fatti beffe, altri avranno preferito rimandare la loro riflessione, ma
qualcuno, ed è quello che speriamo, avrà creduto all’Evangelo.
E voi, siete di quelli che rifiutano, che
si beffano dell’Evangelo e dicono che Dio non esiste? La Bibbia definisce una
tale persona “stolto” (Salmo 14:1). Chi persiste nel rifiutare la grazia che
Dio offre, deve riflettere su questa frase della Lettera agli Ebrei: “Come
scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza?” (2:3).
Forse, con noncuranza dite: Ci penserò più
tardi. Ma siete sicuri che vi sarà accordato altro tempo per credere in Gesù?
Cari lettori, può darsi che vi siate già commossi ascoltando il messaggio
dell’Evangelo, ma se non vi siete
pentiti e non avete accettato Gesù come vostro Salvatore, non aspettate oltre!
Il versetto citato oggi termina con: “Ma
alcuni… credettero”. Questi, invece di lasciarsi trasportare dall’opinione
generale, hanno avuto il coraggio di andare controcorrente. Si sono
riconosciuti colpevoli davanti a Dio e hanno ricevuto il perdono del solo vero
Salvatore, il Signore Gesù Cristo. I loro nomi sono “scritti nei cieli” (Luca
10:20)!