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giovedì 12 ottobre 2023

12 ottobre - Confessione sincera

Dio disse (ad Adamo): “Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell’albero, che ti avevo comandato di non mangiare?” L’uomo rispose: “La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell’albero, e io ne ho mangiato”.

Genesi 3:11-12

 

Confessione sincera

 

L’unica giusta risposta di Adamo alla domanda di Dio avrebbe dovuto essere un semplice “sì”. Invece, lui cerca di eludere la propria responsabilità e confessa il peccato commesso solo nella terza parte della sua risposta. Prima dice: “La donna che tu mi hai messa accanto…” e addossa indirettamente la colpa a Dio. Anche oggi si fa spesso ricorso a simili scuse. Dov’era Dio? Ci si chiede di fronte alle guerre, agli atti di terrorismo, ai crimini; ma non diciamo mai che è proprio perché l‘uomo si è allontanato da Dio che succedono simili cose.

Poi Adamo aggiunge: “È lei che mi ha dato…” e addossa la colpa a Eva. Anche a noi può succedere di ribaltare sugli altri la responsabilità di una colpa: “è lui che ha cominciato”, oppure “è l’altro che mi ha convinto ad agire così”. A volte, per giustificarci, mettiamo in primo piano le nostre attenuanti, e se non possiamo incolpare Dio o qualcun altro o le difficoltà della situazione, cerchiamo di banalizzare la cosa dicendo: “Dopotutto non è poi così grave”.

Prendiamo esempio dal re Davide che, convinto del proprio peccato, afferma senza alcuna scusa: “Ho peccato contro il SIGNORE” (2 Samuele 12:13). Egli risale fino alla radice del male e riconosce che il peccato proviene dal suo cuore.

Se confessiamo a Dio i nostri peccati e lo facciamo con sincerità, “egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati” (1 Giovanni 1:9).