Gesù dice:) "Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre".
Matteo 11:29
Mitezza d’animo
Quando il
Signore, nel sermone sul monte, proclama “beati” i mansueti, non intende
parlare di persone deboli né di quelli che vivono in una sottomissione servile.
Un figlio di Dio “mansueto” può sopportare malvagità e durezza, senza
vendicarsi, perché sa di essere sostenuto da Dio che gli dà la forza per
mantenere questo atteggiamento di vero discepolo di Gesù. Il Signore Gesù
era “mansueto”. Solo seguendolo possiamo imparare ad avere un animo mite.
Quando ci troviamo in uno stato d'irritazione per colpa degli altri, dobbiamo
gridare a lui: “Signore, dammi di manifestare ora i tuoi sentimenti”.
Mosè, il
grande uomo di Dio dell’Antico Testamento, imparò da Dio ad essere d’animo mite
nei quarant’anni trascorsi come pastore a Madian. In gioventù, per un
improvviso accesso di giusta ira, aveva ucciso un Egiziano che maltrattava un
Israelita. Ma più di quarant’anni dopo, quando la sorella Maria e il fratello
Aronne si misero contro di lui, lo Spirito Santo ha potuto rendere
testimonianza che Mosè era il più mite di tutti gli uomini sulla faccia della
terra. Questo era il risultato di essere stato formato alla scuola di Dio.
L’espressione
più perfetta di un animo mite è sempre il Signore Gesù. Quando i capi del suo
popolo lo chiamavano "mangiatore e bevitore", e le città in cui aveva
fatto il maggior numero di miracoli lo mandavano via, egli non reagiva.
Guardava in alto e pregava: “Ti rendo lode, Padre!”.