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lunedì 18 marzo 2024

Lo stesso sentimento

“Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce” Filip. 2:5-8.

“Abbiate in voi lo stesso sentimento”. Quale fu il suo sentimento verso gli altri?

Di fronte ad una umanità alla deriva, priva di speranza e  perduta, egli abbassò se stesso essendo disposto a rinunciare alla propria gloria celeste.

Il Signore pensò costantemente agli altri, non versò lacrime per le proprie sofferenze, ma pianse sulla città di Gerusalemme che non aveva conosciuto ciò che era per la sua pace.

Manifestò di possedere la mente di colui che serve, la mente di colui che non ha in vista se stesso, ma gli altri.

Era uguale a Dio, non simile. Ciò significa che non aveva una qualche somiglianza o caratteristica ma egli era Dio ma non lo è stato, solo che, per un tempo, come posizione si spogliò della sua veste regale. Gli uomini avevano bisogno di redenzione e Lui si era fatto esteriormente come loro per venire a portarla. Mise da parte i suoi abiti divini per rivestire un corpo di argilla e in questo abito mostrò agli uomini il suo stupendo amore.

“Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi” 2 Cor. 8:9.