Vanità delle vanità… Che profitto ha l’uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole?
L’uomo non può comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta.
(Gesù è) colui… che chiude, e nessuno apre.
“Ho l’impressione di girare in tondo. Non riesco a venirne
fuori!” Chi, un giorno o l’altro, non ha
sentito o formulato quest’espressione? Spesso si tratta solo di difficoltà
materiali temporanee, ma può anche trattarsi di una situazione affettiva molto
dolorosa. A volte si ha l’impressione che le medesime difficoltà si
ripresentino incessantemente e si aggravino. Si ha un bel arrovellarsi in cerca
di soluzioni; ci si trova rinchiusi in un cerchio senza sbocco. Manca la chiave
per risolvere l’enigma della nostra condizione umana.
La Bibbia fa
vedere che non possiamo uscire da soli da questo cerchio, perché l’uomo non è
all’origine delle cose. È una creatura che non basta a se stessa. Più ancora di
questo, è una creatura decaduta che ha perso il contatto con il suo Creatore e
che si ritrova in una situazione anomala. Nessuno può scoprire, solo con la sua
riflessione, il segreto del proprio decadimento spirituale, né trovarne la
soluzione.
La chiave di questa situazione la possiede Dio e ce l’ha
anche rivelata, perché ci ama. Gesù Cristo è la porta per uscire dal
cerchio senza sbocco della colpevolezza e delle domande senza fine. È anche la
porta per entrare in un altro ambito da cui non vorrebbe mai uscire chi
vi è entrato. È quello della pace con Dio, della comunione con Lui che diventa
Padre per tutti quelli che per fede ricevono Gesù come loro Salvatore.