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venerdì 22 marzo 2024

Vedere Dio faccia a faccia

A volte mi capita di ascoltare persone “religiose” che, parlando del loro incontro con Dio, usano espressioni come: “In quel giorno avrò molte domande da fargli” o “Mi dovrà dare molte spiegazioni” o ancora “Lui mi dirà le sue ragioni e io le mie”.

Evidentemente pensano che questo “incontro” risulterà essere una specie di confronto di idee o punti di vista. Pensano di incontrare un uomo con il quale discutere ma è con Dio che avranno a che fare. Quel Dio che: “abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha veduto né può vedere” 1Timoteo 6:16. 

“Poiché l'Eterno, il tuo Dio, è un fuoco consumante” Deuteronomio 4:24.

Non conoscono le Scritture!

La Bibbia ci dice che tutti gli uomini di Dio che ebbero un incontro con Dio nella sua gloria, si ritrassero da quella visione sopraffatti dalla consapevolezza dei loro peccati.

Mosè, al quale Dio apparve nel rovo che ardeva senza consumarsi  “si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio” Esodo 3:5-6.

Il Popolo d'Israele, vide lo spettacolo del monte Sinai dove Dio era sceso per dare le sue leggi. “Siano pronti per il terzo giorno; perché il terzo giorno il SIGNORE scenderà in presenza di tutto il popolo sul monte Sinai. Tu fisserai tutto intorno dei limiti al popolo, e dirai: "Guardatevi dal salire sul monte o dal toccarne i fianchi. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte...E Mosè scese dal monte verso il popolo; santificò il popolo, e quelli si lavarono le vesti. Il terzo giorno, come fu mattino, ci furono tuoni, lampi, una fitta nuvola sul monte e si udì un fortissimo suono di tromba. Tutto il popolo che era nell'accampamento tremò. Il monte Sinai era tutto fumante, perché il SIGNORE vi era disceso in mezzo al fuoco; il fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte.” Esodo 19.

Giobbe, al quale Dio si rivolse “dal seno della tempesta” con parole che rimarcavano la sua immensa maestà, esclamo “Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l'occhio mio ti ha visto. Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere” Giobbe 42:5-6.

Isaia, quando era giovane e all'inizio della sua chiamata come profeta, ebbe la visione di Dio come Re d'Israele, “Nell'anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava. L'uno gridava all'altro e diceva: Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria! a quella visione esclamò: Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il SIGNORE degli eserciti!»” Isaia 6:1-5.

Quando Ezechiele ebbe quella visione, particolare, di creature alate e di ruote piene di occhi, sovrastate da un trono su cui sedeva uno simile ad un uomo avvolto nello splendore del fuoco e dell'arcobaleno, riconobbe che era “un'apparizione dell'immagine della gloria del SIGNORE” ed aggiunge: “A quella vista caddi sulla mia faccia” Ezechiele 1:26-28.

Saulo da Tarso, che percorreva la via di Damasco pazzo di rabbia contro i cristiani, cadde a terra accecato da una luce abbagliante, più splendente del sole di mezzogiorno “E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?...Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla ” Atti 9:1-9. 

Giovanni, già in età avanzata, in esilio sull'isola di Patmos, dà una minuziosa descrizione della sua visione di Gesù risorto e glorificato, i cui “Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i suoi occhi erano come fiamma di fuoco i suoi piedi erano simili a bronzo incandescente, arroventato in una fornace, e la sua voce era come il fragore di grandi acque” ed anche lui ci dice: “Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto” Apocalisse 1:9-17.

Ma come il Signore disse “non temere” a Giovanni durante quella visione, i suoi non hanno niente da temere. “Avendo dunque, fratelli, libertà d'entrare nel santuario in virtù del sangue di Gesù” Ebrei 10:19.

Ogni essere umano che non ha creduto in Cristo deve necessariamente affrontare il giudizio di Dio, deve comparire di fronte al “gran trono bianco” (Apocalisse 20:11-15).

“Quando Dio chiama in giudizio, chi s'opporrà?” Giobbe 11:10.

Quando la Scrittura parla del gran trono bianco vuole evidenziare la solennità, la purezza, la serietà, la giustizia che Dio manifesterà in quel momento. E allora accadrà qualcosa di straordinario. Davanti alla presenza maestosa e gloriosa di Dio: “La terra e il cielo fuggiranno dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro” v.11. Ogni uomo rimarrà in silenzio e cadrà in terra come morto, perché sarà “chiusa ogni bocca e tutto il mondo sarà riconosciuto colpevole davanti a Dio” Romani 3:19.