I tempi si faranno sempre più difficili. Paolo scrive a Timoteo: “Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili” 2 Timoteo 3:1. Il cupo ritratto morale dei v.2 a 5 è molto simile alla descrizione dei peccati che, in Romani 1, erano attribuiti ai pagani. L'elemento più impressionante è che le medesime caratteristiche dei pagani, barbari e selvaggi, negli ultimi giorni saranno attribuite ai credenti professanti. I quali saranno ammantati della “forma della pietà”, l'ipocrisia, che ricopre questi orribili caratteri come un velo ingannatore.
“Quanto a te...” irrompe l'apostolo (v.10,14). Da un lato vi sono delle persone immorali (amanti del denaro e non del bene) “che imparano sempre e non possono mai pervenire alla conoscenza della verità” (v.7); dall'altro c'è questo giovane servitore di Dio, nutrito fin dall'infanzia degli “Scritti sacri”, sotto l'influenza di una madre e di una nonna pie.
Beati coloro che, fin dalla fanciullezza, sono stati degli assidui lettori della Parola di Dio! A loro, e a tutti noi, si rivolge questa esortazione: “Persevera nelle cose che hai imparate”. v.14.
