LA GUARIGIONE DELLA PERSONA CON LO SPIRITO IMMONDO
“In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo
posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare: Che c'è fra noi e
te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il
Santo di Dio! Gesù lo sgridò, dicendo: Sta' zitto ed esci da costui! E lo
spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. E tutti si
stupirono e si domandavano tra di loro: Che cos'è mai questo? È un nuovo
insegnamento dato con autorità! Egli comanda perfino agli spiriti immondi, ed
essi gli ubbidiscono! La Sua fama si divulgò subito dappertutto, nella
circostante regione della Galilea” (1:23-28).
Da questo
passo possiamo imparare come il Signore si relaziona con le singole persone. Proprio all'inizio del
Suo ministero il potere di Satana si oppone al Signore nella persona posseduta
dallo spirito immondo. Come deve essere stato triste per il Signore
confrontarsi costantemente con il peccato, e vedere cosa il potere del diavolo
aveva fatto alle creature di Dio (Giovanni 8:44,45)!
La Sua presenza sulla terra ha messo in
luce l’opera di Satana in un modo del tutto particolare. Ecco perché nei
Vangeli troviamo tanti racconti di posseduti. Ma anche nel nostro tempo il male
diventa sempre più evidente.
Qui lo
spirito immondo si unisce completamente alla persona di cui si è impossessato.
Dice: "Che cosa abbiamo a che fare con te, Gesù, Nazareno?" C'è
del vero in questa domanda, perché quale comunione ha la luce con le tenebre (2 Cor. 6:14)? Ma non è tutta la verità, perché il Signore
è venuto proprio per liberare gli uomini
dal potere delle tenebre (Col. 1:13). Lo spirito
immondo continua chiedendo: “Sei venuto a mandarci in perdizione?”
Ancora una volta ha ragione su sè stesso, come mostra 1
Giovanni 3:8, ma ha torto riguardo all'uomo posseduto poiché il Signore lo
salverà (Matteo 18:11). La testimonianza che lo
spirito maligno dà del Signore Gesù: “Tu sei il Santo di Dio” corrisponde
alla verità ma, ancora una volta, non è
tutta la verità; i demoni non Lo hanno mai chiamato “Signore”, come
avrebbero dovuto fare tutti i presenti nella sinagoga, che invece si riferivano a
Lui con disprezzo.
Il Signore
non può però accettare la testimonianza dello spirito impuro. Deve essere molto
chiaro che non esiste alcuna connessione tra Lui, il servitore di Dio, e lo
spirito delle tenebre. Con autorità comanda allo spirito di uscire dall'uomo:
ciò dimostra che il Signore non solo
insegnava, ma anche agiva come chi ha autorità. Il Suo insegnamento e le Sue
azioni erano in completa armonia. Ciò è espresso anche nella duplice domanda
che le persone pongono nel versetto 27: “Che cos'è
mai questo? È un nuovo insegnamento dato con autorità! ”. Le nostre
opere devono avallare le nostre parole, altrimenti il nostro ministero sarà
debole o vano.
Il versetto
26 mostra un comportamento comune di Satana: quando si rende conto che non può
tenere una persona legata a sé, fa tutto il possibile per tormentarla. Lo ha
fatto con il giovane in Marco 9:26 e anche il Faraone,
figura di Satana, non tormentò mai i
figli d’Israele così duramente come poco prima che fuggissero dall'Egitto. Oggi
Satana non ha cambiato le sue vie, ma il Signore è più forte; ha potere sul
nemico e lo ha pienamente dimostrato al
Calvario nella Sua vittoria sul diavolo.
Le azioni del
Signore colpiscono i presenti, ma non troviamo nessuno interessato a conoscere
meglio questa potenza di Dio; I cuori non sono veramente toccati, ma solo
incuriositi dalle dimostrazioni di potenza del Signore.