IL PASTO IN CASA DI LEVI
“Mentre Gesù era a tavola in casa di lui,
molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui e con i suoi
discepoli; poiché ce n'erano molti che lo seguivano. Gli
scribi che erano tra i farisei, vedutolo mangiare con i pubblicani e con i
peccatori, dicevano ai suoi discepoli: Come mai mangia con i pubblicani e i
peccatori? Gesù, udito questo, disse loro: Non sono i sani che hanno bisogno
del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei
peccatori” (2,15-17).
In Levi c'è
una reazione alla chiamata a seguire il Signore, prepara un pasto abbondante e
invita molti dei suoi conoscenti. Ha sperimentato la grazia del Signore e ora
desidera mettere in contatto gli altri con il Salvatore. La domanda per noi è:
la nostra chiamata a seguire il Signore ha anche un segno visibile per il
mondo? Siamo interessati a far conoscere agli altri la persona gloriosa del
nostro Signore Gesù?
Il Signore
accoglie l'invito di Levi ed entra in questa casa, dove vi erano dei peccatori, condividendo con loro il pasto. Come la vera Luce, Egli risplende nelle
tenebre senza mescolarsi con le tenebre. Il Signore ama e cerca i peccatori per
salvarli ma non banalizza il peccato e i peccati., al contrario: li odia. Che
dimostrazione della sua amorevole umiliazione e della sua ricerca di grazia il
fatto che si lasci invitare in tale compagnia da un pubblicano. Anche Lui in
futuro promuoverà un grande banchetto (Isaia 25:6) ma in giudizio. Ora però è il tempo della
grazia, il tempo nel quale il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare
ciò che era perduto, poi seguirà il giudizio ma solo per coloro che avranno rifiutato un tale dono.
Questa
dimostrazione di grazia richiama il nemico sulla scena. Se nell'episodio
precedente gli scribi stavano ancora riflettendo nei loro cuori, qui fanno un
ulteriore passo avanti nella loro resistenza ed esprimono i loro pensieri
malvagi. Essi però non si rivolgono direttamente al Signore, bensì ai suoi
discepoli. In questo seguono la tattica di Satana, che si rivolse ad Eva, il
vaso più debole. Cercano di scuotere la fiducia dei discepoli nel loro Signore,
così come fece Absalom cercando di allontanare il cuore del popolo da Davide (2 Sam 15:1-6).