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domenica 25 agosto 2024

Evangelo secondo Marco - Capitolo 2:15-17

IL PASTO IN CASA DI LEVI

 

Mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui e con i suoi discepoli; poiché ce n'erano molti che lo seguivano. Gli scribi che erano tra i farisei, vedutolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dicevano ai suoi discepoli: Come mai mangia con i pubblicani e i peccatori? Gesù, udito questo, disse loro: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori”  (2,15-17).

In Levi c'è una reazione alla chiamata a seguire il Signore, prepara un pasto abbondante e invita molti dei suoi conoscenti. Ha sperimentato la grazia del Signore e ora desidera mettere in contatto gli altri con il Salvatore. La domanda per noi è: la nostra chiamata a seguire il Signore ha anche un segno visibile per il mondo? Siamo interessati a far conoscere agli altri la persona gloriosa del nostro Signore Gesù?

Il Signore accoglie l'invito di Levi ed entra in questa casa, dove vi erano dei peccatori, condividendo con loro il pasto. Come la vera Luce, Egli risplende nelle tenebre senza mescolarsi con le tenebre. Il Signore ama e cerca i peccatori per salvarli ma non banalizza il peccato e i peccati., al contrario: li odia. Che dimostrazione della sua amorevole umiliazione e della sua ricerca di grazia il fatto che si lasci invitare in tale compagnia da un pubblicano. Anche Lui in futuro  promuoverà un grande banchetto (Isaia 25:6) ma in giudizio. Ora però è il tempo della grazia, il tempo nel quale il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto, poi seguirà il giudizio ma solo per  coloro che avranno rifiutato un tale dono.

Questa dimostrazione di grazia richiama il nemico sulla scena. Se nell'episodio precedente gli scribi stavano ancora riflettendo nei loro cuori, qui fanno un ulteriore passo avanti nella loro resistenza ed esprimono i loro pensieri malvagi. Essi però non si rivolgono direttamente al Signore, bensì ai suoi discepoli. In questo seguono la tattica di Satana, che si rivolse ad Eva, il vaso più debole. Cercano di scuotere la fiducia dei discepoli nel loro Signore, così come fece Absalom cercando di allontanare il cuore del popolo da Davide (2 Sam 15:1-6).

Il Signore però risponde al posto dei discepoli e usa la domanda degli scribi come un'opportunità, per mostrare ancora una volta che era venuto per portare grazia. Sulla terra non esistono dei giusti (Rm 3:10) , infatti Egli non è venuto a chiamare coloro che si ritengono tali ma sono in realtà ipocriti, Egli è venuto per coloro che si ritengono peccatori.