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mercoledì 28 agosto 2024

La purificazione della contaminazione nel cammino giornaliero (1/7)

Dio non ha soltanto provveduto ai peccati passati, ma anche alla contaminazione attuale, affinché possiamo sempre essere dinanzi a Lui in tutto il valore dell’opera perfetta di Cristo. Egli vuole che percorriamo i cortili del suo santuario come «interamente netti» (Giovanni 13). Ora, non soltanto Egli stesso ci vede così, ma, sia per sempre benedetto il suo nome, vorrebbe che facessimo altrettanto nella nostra coscienza intima. Vorrebbe darci per mezzo del suo Spirito, mediante la Parola, un sentimento profondo della nostra purezza ai suoi occhi, affinché la nostra comunione con Lui possa essere senza ostacoli.

“Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato” 1Giov. 1:7. Ma se non camminiamo nella luce, se trascuriamo ciò e, dimentichevoli, ci contaminiamo con cose impure, come sarà ristabilita la nostra comunione? Soltanto togliendo la contaminazione. E come ciò s’effettuerà? Per mezzo dell’applicazione ai nostri cuori e alle nostre coscienze della preziosa verità della morte di Cristo. Lo Spirito Santo produce il giudizio di noi stessi e ci rammenta la preziosa verità che Cristo ha sofferto la morte per le contaminazioni che noi contraiamo sovente tanto leggermente. Non si tratta d’una nuova aspersione del sangue di Cristo — cosa sconosciuta nella Scrittura — ma del ricordo della sua morte apportato, in potenza nuova, al cuore contrito, dal ministerio dello Spirito Santo.

«Poiché si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi… Il sacerdote prenderà quindi del legno di cedro, dell’issopo, della stoffa scarlatta, e getterà tutto in mezzo al fuoco che consuma la giovenca… Un uomo puro raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori del campo in un luogo puro, dove saranno conservate per la comunità dei figli d’Israele come acqua di purificazione: è un sacrificio (o una purificazione) per il peccato» (vers. 5-9).

L’intento di Dio è che i suoi figli siano purificati da ogni iniquità e che camminino nella separazione da questo presente secolo malvagio ove tutto è morte e corruzione. Questa separazione si produce per l’azione della Parola sul cuore, per la potenza dello Spirito Santo. «Grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo, che ha dato sé stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre» (Galati 1:3-4). E ancora: «Aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Egli ha dato sé stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone» (Tito 2:13-14).

È notevole di vedere come lo Spirito di Dio leghi costantemente ed intimamente il perfetto alleggerimento della coscienza da ogni sentimento di colpa, alla liberazione dall’influenza morale di questo presente secolo malvagio. Ora, dovremmo aver cura, diletto lettore cristiano, di mantenere l’integrità di questo legame. Naturalmente non possiamo farlo che per l’energia dello Spirito Santo; ma dovremmo cercare ardentemente di comprendere e dimostrare in pratica il legame benedetto che esiste fra la morte di Cristo considerata come espiazione per il peccato, e come motivo e potenza morale per la nostra separazione da questo mondo.

Un gran numero di figli di Dio non vanno mai al di là della prima verità, se pur vi arrivano. Molti si contentano unicamente della conoscenza del perdono dei peccati per l’opera espiatoria di Cristo, senza realizzare la loro morte al mondo, in virtù della morte di Cristo e della loro identificazione con lui in questa morte.


(continua)