“Chi ha orecchi per udire oda” mr. 4.
Il Signore pronunciò queste parole in più di una occasione. Sette volte nei vangeli ci viene ricordato che non è sufficiente avere le orecchie, ma è necessario usarle.
Nella parabola del seminatore il Signore pone l'accento sull'attenzione che ciascuno da alla Parola di Dio. Come la si ascolta e come la si riceve.
Possiamo notare che in tutti e tre i casi il seme è il medesimo. Il seminatore è lo stesso seminatore. A cambiare non è il messaggio e nemmeno il messaggero, a cambiare è l'ascoltatore. Se la proporzione nella parabola è significativa, tre quarti del mondo non prestano ascolto alla voce di Dio.
Le nostre orecchie, a differenza dei nostri occhi, non hanno palpebre. Devono restare aperte, ma con quanta facilità si chiudono.
Quando Dio getta il suo seme nel tuo terreno, qual è il risultato?
La Bibbia non è un quotidiano da sfogliare, ma piuttosto una miniera da scavare.
“Figlio mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti prestando orecchio alla saggezza e inclinando il cuore all'intelligenza...se la cerchi come l'argento e ti dai a scavarla come un tesoro, allora comprenderai il timore del SIGNORE e troverai la scienza di Dio.” Proverbi 2:1-5.
Il “figlio” è esortato a prendere a cuore l'insegnamento del Padre e a serbare con cura le Sue parole.
Orecchie e cuore devono essere ugualmente aperti. Il figlio dovrà essere un ascoltatore attento. Dinanzi agli insegnamenti della Parola di Dio dovremmo avere la stessa determinazione e impegno che avremmo dinanzi ad una miniera d'oro o d'argento.
La tua confessione di fede non vale nulla se è fatta solo di parole.
Non importa quanto enfatizzi la tua dichiarazione di essere cristiano, non è questa la prova che la tua cristianità sia vera. Che c'è nel tuo cuore?
Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore... ma Io dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuto!”
Qual è allora il test? Più avanti questo versetto dirà: “Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica” Matteo 7:24. Quindi il cristianesimo non è solo ascoltare o andare in chiesa la domenica mattina ma mettere in pratica.
"C'è una via che all'uomo sembra diritta ma la sua fine sfocia in vie di morte" Prov 16:25.
Chi andrà all'inferno? Gli uomini che vivono una vita diabolica immersi ogni giorno nei peccati più riprovevoli? No. Vi saranno uomini e donne che non si aspettano affatto di finirci. Hanno condotto una vita “religiosa”, un misto di “opere meritorie” e di qualche “funzione religiosa”. Dicono amen, possiedono la bibbia ma la loro vita non porta i segni dalla volontà di Dio quindi ciò che si sentiranno dire è questo: “Allontanatevi da me!”.