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lunedì 27 ottobre 2025

27 ottobre - Felicità vicino a Dio

Beato l’uomo… il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione.

 

Salmo 1:1-3

 

Felicità vicino a Dio

 

Il libro dei Salmi è una raccolta di preghiere e di lodi. È stato nominato “il cuore della Bibbia” perché contiene l’espressione di tanti sentimenti e ricorda le esperienze felici e tristi dei credenti che hanno composto quei poemi.

La prima parola di questo Libro è un’esclamazione di gioia e una promessa: “Beato l’uomo…”. È come se Dio volesse dirci che esiste una beatitudine vera, semplice, profonda, duratura, che può essere gustata anche nelle avversità e nelle prove.

Questa gioia e questa felicità sono descritte qui in relazione con le normali azioni quotidiane: camminare, fermarsi, sedersi, trovare piacere in ciò che Dio ha detto… Questo primo Salmo ci invita ad interrogarci: quali pensieri occupano la nostra mente, quali principi regolano i nostri comportamenti? In chi e in che cosa troviamo la nostra gioia?

L’accento è messo sull’amore per la Parola di Dio e sulla meditazione di essa. La felicità presume una relazione con Dio, e questa la realizziamo quando preghiamo e lo ascoltiamo; Egli ci parla quando leggiamo e meditiamo la Bibbia. Meditare significa dedicare del tempo alla lettura, rileggere il testo, riflettere alle sue implicazioni pratiche, lasciarci penetrare dal suo senso profondo. Quale effetto ha in noi e nella nostra vita quotidiana la Parola che abbiamo ascoltato? Quella volontà di perdonare, quegli slanci di generosità, quelle relazioni riallacciate, quella decisione presa con serenità, sono tutte cose che la Parla di Dio ci insegna.

“La tua parola mi fa vivere” (Salmo 119:50).