“L’arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò”.
Genesi 9:16
Dio… è quello che risplendé nei nostri
cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge
nel volto di Gesù Cristo.
2 Corinzi 4:6
L’arcobaleno
Quando l’arcobaleno appare dopo un
temporale, rimaniamo meravigliati dalla sua bellezza. La Bibbia ci insegna che quello
era il segno del patto che Dio aveva fatto con Noè dopo il diluvio per
garantire agli uomini e a tutti gli esseri viventi che non li avrebbe più
puniti per mezzo delle acque. E Dio ha osservato questo patto. Anche se spesso
non ne siamo coscienti, ogni volta che si riproduce questo fenomeno Dio ci
ricorda la Sua grazia.
Non possiamo guardare il sole senza che i
nostri occhi ne abbiano un danno. Ma possiamo ammirare la luce del sole nell’arcobaleno,
quando è rifratta da minuscole gocce d’acqua in un meraviglioso spettro di
colori.
Allo stesso modo, è impossibile all’uomo
vedere Dio e restare vivo (Esodo 33:20). Ma noi possiamo vedere la Sua gloria attraverso la persona di Gesù Cristo.
Già quando viveva sulla terra, i Suoi discepoli hanno “contemplato la Sua
gloria, gloria come di unigenito dal Padre” (Giovanni 1:14). Egli è lo “splendore”
della gloria di Dio (Ebrei 1:3) e oggi, illuminati dallo Spirito Santo, i
credenti discernono la gloria di Dio nel volto di Cristo glorificato in cielo.
È in seguito al diluvio, caduto sulla terra
di allora come giudizio di Dio a causa della malvagità, dei suoi abitanti, che
l’arcobaleno è apparso nella natura. Allo stesso modo, è stato necessario che prima
si abbattessero su Gesù Cristo alla croce i “flutti” del giudizio di Dio (Salmo
42:7), affinché noi, adesso, potessimo vedere brillare la gloria di Dio che
condanna il peccato, e la Sua grazia che salva i peccatori.