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venerdì 24 ottobre 2025

24 ottobre - L’arcobaleno

“L’arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò”.

Genesi 9:16

 

Dio… è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.

2 Corinzi 4:6

 

L’arcobaleno

 

Quando l’arcobaleno appare dopo un temporale, rimaniamo meravigliati dalla sua bellezza. La Bibbia ci insegna che quello era il segno del patto che Dio aveva fatto con Noè dopo il diluvio per garantire agli uomini e a tutti gli esseri viventi che non li avrebbe più puniti per mezzo delle acque. E Dio ha osservato questo patto. Anche se spesso non ne siamo coscienti, ogni volta che si riproduce questo fenomeno Dio ci ricorda la Sua grazia.

Non possiamo guardare il sole senza che i nostri occhi ne abbiano un danno. Ma possiamo ammirare la luce del sole nell’arcobaleno, quando è rifratta da minuscole gocce d’acqua in un meraviglioso spettro di colori.

Allo stesso modo, è impossibile all’uomo vedere Dio e restare vivo (Esodo 33:20). Ma noi possiamo vedere la Sua gloria attraverso la persona di Gesù Cristo. Già quando viveva sulla terra, i Suoi discepoli hanno “contemplato la Sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre” (Giovanni 1:14). Egli è lo “splendore” della gloria di Dio (Ebrei 1:3) e oggi, illuminati dallo Spirito Santo, i credenti discernono la gloria di Dio nel volto di Cristo glorificato in cielo.

È in seguito al diluvio, caduto sulla terra di allora come giudizio di Dio a causa della malvagità, dei suoi abitanti, che l’arcobaleno è apparso nella natura. Allo stesso modo, è stato necessario che prima si abbattessero su Gesù Cristo alla croce i “flutti” del giudizio di Dio (Salmo 42:7), affinché noi, adesso, potessimo vedere brillare la gloria di Dio che condanna il peccato, e la Sua grazia che salva i peccatori.