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martedì 28 ottobre 2025

28 ottobre - La famiglia del credente

Il SIGNORE disse a Noè: “Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ho visto che sei giusto davanti a me, in questa generazione”.

Genesi 7:1

 

Si rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio.

Atti 16:34

 

La famiglia del credente

 

È volontà di Dio che tutti i famigliari di un credente siano salvati. Tutta la famiglia di Noè aveva il suo posto nell’arca, perché lui era “giusto” e obbediva a Dio. Tuttavia, ognuno dei suoi figli ha dovuto credere che l’arca li avrebbe salvati e accettare l’invito ad entrarvi. Per ordine di Dio stesso, cercarono rifugio proprio lì, e “furono salvati attraverso l’acqua” (1 Pietro 3:20), mentre gli abitanti del mondo di quell’epoca subirono il giudizio a causa della loro condotta malvagia.

Cosa sarebbe successo ai figli di Noè se per disubbidienza, indifferenza o incredulità fossero rimasti fuori dall’arca che doveva salvarli dal castigo di Dio? Ancora oggi, Dio vorrebbe che nelle famiglie dei credenti tutti partecipassero alla benedizione dei genitori.

Secoli dopo Noè, l’apostolo Paolo ha detto al direttore della prigione di Filippi: “Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia” (Atti 16:31). La Parola del Signore è stata predicata a tutti. Tutti erano felici di credere in Dio. Ognuno ha compreso e accettato la Sua grazia che perdona e salva.

Esitare a ricevere il messaggio della grazia che ogni giorno ci chiama è mettersi in una situazione molto pericolosa che può portare a rifiutare definitivamente la fede. Avere dei genitori credenti è un grande favore, ma di per sé non salva. La fede è personale. Ognuno dovrà rendere conto di se stesso. Non dimentichiamo che un giorno la porta del cielo, come quella dell’arca di Noè, sarà irrimediabilmente chiusa.

Cari lettori, fate questo passo oggi stesso. Il Signore vi chiama. È vostra responsabilità credere.