Dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.
Matteo 6:21
L’oro, un bene rifugio?
In piena crisi dei mercati finanziari
un giornale economico scriveva: “Piuttosto che investire nel mercato azionario,
è più prudente orientarsi verso l’oro”. Il consiglio era quindi di investire
una parte del proprio patrimonio su valori che non sono soggetti a
deprezzamento. È ovvio che questo tipo di valutazione, per quanto possa essere
oculata, riguarda solo ed esclusivamente i beni materiali.
Gesù, invece, ci propone di procurarci
tutt’altro genere di “beni rifugio”, cioè dei beni che non corrono il rischio
di svalutarsi. Il consiglio di farsi dei “tesori in cielo, dove né tignola né
ruggine consumano” (Matteo 6:20), sta nel conoscere Dio, nel porre in Lui la
nostra fiducia e nel lasciargli la guida della nostra vita. Che sicurezza!
Questo sì che è un vero rifugio!
I beni materiali servono finché siamo
sulla terra. In cielo, né le azioni né l’oro avranno alcun valore. Soltanto ciò che avremo fatto per Dio su questa terra
durerà anche dopo. Per questo i credenti sono invitati a “dedicarsi a opere
buone” (Tito 3:8), sapendo che il nostro Padre “che vede nel segreto” saprà
dare la giusta ricompensa (Matteo 6:18).
Cari amici, verrà il giorno in cui
dovremo rendere conto della gestione dei beni che ci sono stati affidati:
denaro, tempo, salute… L’apostolo Paolo invitava i ricchi a “mettersi da parte
un tesoro ben fondato per l'avvenire, per ottenere la vera vita” (1 Timoteo
6:19). È adesso che dobbiamo fare questi “investimenti”; sono gli unici
durevoli e gli unici che testimoniano che in noi c’è la vita di Dio.