Una sorella così si esprime: “Prego Dio che mi conceda un po' più di tolleranza e di pazienza”. Gli ho risposto che questo non è possibile e a giudicare dalla reazione la mia risposta deve averla sconcertata un po'.
Non ha bisogno di tolleranza o di pazienza ha bisogno di vivere vicino a Cristo.
Dio non dà doni come la pazienza, o la tolleranza, o l'umiltà, o altro, come doni isolati. Egli non spezzetta la Sua Grazia per distribuirla in piccole dosi da aumentare secondo il bisogno. Un po' di amore a chi non ha amore, un po' di umiltà a chi è orgoglioso, in modo che possiamo operare come possedendo una sorta di deposito a disposizione. Ci ha fatto un solo dono e in Lui è racchiusa tutta la Sua Grazia.
“e in lui voi avete tutto pienamente” Colossesi 2:10.
Il problema è che io non sono morto e che Cristo non vive in me altrimenti non avrei bisogno di chiedere maggiore tolleranza.
“Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” Galati 2:20.
Quando guardo a Lui perché viva la Sua vita in me, sarà Lui umile, paziente, pieno di amore a manifestarsi al mio posto.
Facciamo un semplice esempio. Se volessi centrare il bersaglio “pazienza” o “tolleranza” non dovrei scagliare la mia freccia verso questi bersagli ma “mirare” a quello con su scritto CRISTO, perché, come abbiamo letto:“e in lui voi avete tutto pienamente” .
Mirando a questo bersaglio otterrò qualsiasi virtù che mi manca.